Michele Furci, Anna Liguori e Riccardo Trevisan. Sono i tre vincitori, ex aequo, dell'edizione 2016 del Premio Bonivento, l'iniziativa che tutti gli anni premia le migliori tesi di dottorato per contenuto scientifico, originalità, ricadute applicative e valore sociale fra quelle presentate e discusse dai dottorandi delle Scuole di Dottorato dell'Università di Bologna.
Delle 29 tesi presentate 7 sono arrivate alla serata finale, che si è svolta lo scorso 26 settembre nell'Aula Prodi del Complesso di San Giovanni in Monte dell'Università di Bologna. Ai finalisti è stato chiesto di presentare il proprio lavoro con dei brevi "pitch video", per illustrare in modo semplice ed efficace l'impatto e la ricaduta delle singole ricerche.
A spuntarla alla fine sono stati in tre: Michele Furci, con una tesi in Automatica e Ricerca Operativa, "per lo sviluppo di tecnologie e metodi di controllo in scenari applicativi ostili e dal rilevante valore sociale"; Anna Liguori, con una tesi in Meccanica e scienze avanzate dell’ingegneria, "per l'applicazione di materiali innovativi e metodi ingegneristici avanzati in ambienti applicativi ad alto impatto"; Riccardo Trevisan, con una tesi in Elettronica, Telecomunicazioni e Tecnologie dell’informazione, "per il trasferimento di tecnologie avanzate in ambiti industriali strategici per il territorio bolognese".
"Per far ricerca scientifica - ha detto in occasione della premiazione il prorettore alla ricerca dell'Alma Mater Antonino Rotolo - è importante prendersi dei rischi e aprirsi a persone di valore, capaci di guarda con gli occhi dell'interdisciplinarietà e lavorare in team per moltiplicare le idee innovative".
"Questa serata - ha aggiunto Vito Carbone, presidente del Lions Club Bologna - è per tutti noi un grande incoraggiamento a perseguire i nostri obiettivi con eccellenza e senso di responsabilità sociale. Le novità introdotte nella gestione della cerimonia di consegna dei premi nonché la positiva e ancor più forte sinergia con l'Università e con l'Istituto di Studi Avanzati hanno sicuramente contribuito a far meglio percepire il valore dell'evento".
E tutto è già pronto per la prossima edizione, quando toccherà ai dottori di ricerca Unibo che si occupano di: Scienze ambientali (tutela e gestione delle risorse naturali), Astronomia, Scienze Biochimiche e Biotecnologiche, Biodiversita ed Evoluzione, Biologia Cellulare e Molecolare, Chimica, Scienze Farmacologiche e Tossicologiche, dello Sviluppo e del Movimento Umano, Fisica, Geofisica, Matematica, Scienze della Terra e Scienze e tecnologie agrarie, ambientali e alimentari.
Dedicato a Claudio Bonivento, professore emerito dell’Università di Bologna e membro del Lions Club Bologna, scomparso nel 2014, il Premio è supportato scientificamente dall’Area della Ricerca e dall’Istituto di Studi Avanzati (ISA) dell’Università di Bologna, economicamente e organizzativamente dal Lions Club Bologna e nella visione strategica e progettuale dalla Famiglia Bonivento.