Logo d'ateneo Unibo Magazine

La vita quotidiana, lo Studio, le Arti

Alessandra Frabetti alla lettura di 'Porretane' di Giovanni Sabadino degli Arienti, iniziativa nata dalla collaborazione fra la Biblioteca Universitaria, il Museo di Palazzo Poggi e la Pinacoteca Nazionale.

Era la Bologna del 1483, ma sembra quella di oggi: sono le novelle scritte da Giovanni Sabadino degli Arienti, e raccolte nel famoso testo "Le Porretane". L'aula magna della  Biblioteca Universitaria di Bologna (via Zamboni 35) allestita ad hoc sarà lo scenario per la lettura, da parte di Alessandra Frabetti, di alcune di queste novelle, come momento centrale di un particolare percorso, organizzato da tre istituzioni culturali cittadine: la Biblioteca Universitaria, appunto, i Musei universitari di Palazzo Poggi e la Pinacoteca nazionale di Bologna, rivolto a chi nell'arco di un paio d'ore voglia "nutrirsi di cultura". Il percorso si snoda a partire dalla Pinacoteca Nazionale, con la la dott.ssa Marzia Faietti , responsabile del Gabinetto delle Stampe della Pinacoteca Nazionale per visitare  "Il Cinquecento a Bologna. Disegni dal Louvre e dipinti a confronto", passa attraverso la Biblioteca per ascoltare "Le Porrettane" e prosegue con la visita alla mostra "Le antichità del mondo: fossili, alfabeti, rovine", nella stessa Biblioteca e nel contiguo Palazzo Poggi, guidata dal prof. Walter Tega, direttore dei Musei di Palazzo Poggi,  e dalla dott.ssa Biancastella Antonino direttrice della  Biblioteca Universitaria.

Mercoledi 10 luglio 2002, dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Pinacoteca Nazionale (Via belle arti 1), Biblioteca Universitaria, Musei di Palazzo Poggi (via Zamboni 35 e 33).

L'iniziativa parte dalla collaborazione fra la Biblioteca Universitaria, il Museo di Palazzo Poggi e la Pinacoteca Nazionale, già in sinergia per l'allestimento delle due grandi Mostre in corso. Il testo letterario e le due mostre costituiscono altrettanti momenti di una riflessione su aspetti disparati della vita sociale, culturale e artistica a Bologna in età moderna.
Il testo, le famose Porretane, uscite dalla penna di Giovanni Sabadino degli Arienti, il letterato cortigiano legato ai Bentivoglio e edite per la prima volta nel 1483, offrono nelle novelle selezionate per la lettura l'opportunità di cogliere frammenti della vita quotidiana bolognese, stigmatizzando vizi, denunciando incompetenze, mettendo alla berlina comportamenti scorretti.
Le mostre, L'antichità del mondo. Fossili, alfabeti, rovine e Il Cinquecento a Bologna. Disegni dal Louvre e dipinti a confronto, dispiegano, la prima, l'itinerario della conoscenza e il nesso che lega la Scienza alle Arti; la seconda, il percorso dell'arte a Bologna in un secolo denso di rivolgimenti e di sostanziali mutamenti che si snoda tra le prime avvisaglie del Classicismo e le visioni finali della Maniera in epoca post-tridentina.
La visita alle due mostre vuole dipanare il filo sottile che collega lo svolgimento dell'arte bolognese all'attività incessante di ricerca del suo prestigioso Studio; la lettura del testo intende trasmettere la freschezza della tranche de vie, restituita  dal letterato, a dispetto della sua palese imitazione di Boccaccio e del ricorso a modelli della novellistica tradizionale, e da lui fissata agli albori di quell'età moderna, che le due esposizioni indagano, dapprima nel segmento cinquecentesco e poi più diffusamente fino al suo lento esaurirsi nell'età contemporanea.

Ingresso libero
Per informazioni: Biblioteca Universitaria 051/243420 ; Pinacoteca Nazionale 051/4209411