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Indigenti e stranieri a Bologna e a Palermo: i risultati di una indagine

Un seminario dal 9 all’11 gennaio 2003 nell’Aula magna dell’Ospedale Maggiore presenta i dati.

Né malaria o altre malattie tropicali: gli stranieri indigenti soffrono di malattie da raffreddamento, mal di denti e reumatismi, e se ne ammalano proprio qui in Italia a causa delle condizioni abitative e di lavoro. E’ il dato saliente di una indagine realizzata dal Progetto Speciale Immigrati della Azienda Usl Città di Bologna con il Policlinico di Palermo e numerose associazioni di volontariato su un campione di persone indigenti, italiane e straniere, presenti nelle due città. I risultati del progetto verranno presentati nell’Aula magna dell’Ospedale Maggiore dal 9 all’11 gennaio 2003 nel corso del seminario “Esclusione sociale e salute. Un esempio di buone pratiche”.

1130 persone residenti a Bologna e 861 a Palermo, sono state intervistate, visitate e vaccinate contro tetano, polio, difterite e le altre malattie infettive per le quali è normalmente prevista la vaccinazione in Italia.

Dai dati risulta chiaramente che, almeno per quanto riguarda la popolazione indagata, i problemi sanitari possono nascere soprattutto dalle condizioni ambientali nelle quali queste persone vivono e dal mancato utilizzo dei servizi sanitari a loro disposizione: a Bologna gli iscritti al servizio sanitario nazionale sono circa il 60% di quelli che ne avrebbero il diritto (cioè i lavoratori, o autonomi), mentre a Palermo addirittura solo il 5,5%.  Interessante anche il divario in termini di occupazione: a Bologna il 13% è disoccupato (tra gli stranieri indigenti), a Palermo il 29.3%, differenza che si spiega almeno in parte col fatto che Palermo è soprattutto un luogo di transito, mentre Bologna è un luogo di arrivo e di permanenza.

Questa indagine si inquadra in un progetto più complessivo che ha diversi scopi: rendere il livello di sicurezza sanitaria per gli stranieri e gli italiani indigenti, simile a quello degli altri cittadini; facilitare il diritto alla salute per tutti; conoscere lo stato di salute di queste persone; offrire le vaccinazioni obbligatorie; aumentare il livello di integrazione fra enti pubblici e del volontariato. La strategia è basata sulla stretta collaborazione di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di italiani indigenti e di stranieri.
Aumento delle iscrizioni al Servizio Sanitario Nazionale, con tessere per i regolarmente presenti e tesserino STP (stranieri temporaneamente presenti) per gli irregolari, è un primo risultato realizzato a favore dei cittadini indigenti italiani e stranieri presenti nelle due città: le Associazioni di volontariato erogano cure urgenti o essenziali ambulatoriali, le Aziende sanitarie forniscono farmaci e accertamenti presso le proprie strutture, ed è già in aumento il numero delle persone indigenti a Bologna e Palermo che si rivolge ai servizi ambulatoriali e di volontariato invece che al pronto soccorso ospedaliero.