17 Dicembre 2003
Luoghi della letteratura italiana
Editore:
Bruno Mondadori
Prezzo:
24 €
Una storia della letteratura attraverso i luoghi che le hanno fatto da sfondo. L'analisi dei trenta "spazi" ritenuti più significativi dagli autori.
Dall’osteria di Cecco Angiolieri a quelle di Manzioni e Carducci, dalle chiese di Salimbene da Parma e Gerolamo Savonarola a quelle di Ignazio Silone e Mario Pomilio. Una rilettura della letteratura italiana attraverso i suoi luoghi.
Una raccolta di saggi per esplorare luoghi, spazi e ambienti della letteratura italiana. “Si tratta di una scelta – secondo gli autori Gian Mario Anselmi e Gino Ruozzi, entrambi docenti di Letteratura italiana all’Università di Bologna – perché i luoghi potrebbero essere centinaia e qui sono una trentina”.
Ci sono luoghi naturali e artificiali, interni ed esterni: l’isola, la montagna, il lago, il fiume, la biblioteca. Ma anche emblemi della civiltà del Novecento come il cinema e l’autostrada.
Un volume di quasi 400 pagine che pur non avendo pretese di completezza è ricchissimo di esempi e di spunti. L’idea della pubblicazione, nata da autori tutti in varia forma legati al Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna, deve molto all’intuizione di Bachtin e al suo concetto di cronotopo (spazio tempo), sintetizzato da Franco Moretti in “quel che succede dipende dal dove succede”.
E dalla vista ideali dei luoghi alla ricostruzione della storia il passaggio è breve. Una storia non solo letteraria, ma anche civile del nostro paese.