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Un think-tank di 14 top manager per Almaweb

Venerdì 28 novembre 2003 a Villa Guastavillani si insedia l’Advisory Board della Business School dell’Università.
La sede di Almaweb Prima riunione per l’Advisory Board di Almaweb, un Consiglio composto da top manager, professionisti e accademici che ha la missione di collaborare con la Direzione della Scuola nella formulazione delle strategie e nella progettazione dei  master universitari e degli altri programmi post-laurea.

Intendiamo avvalerci delle migliori esperienze per svolgere al meglio la nostra missione, che vuole contribuire allo sviluppo delle risorse manageriali disponibili nel sistema economico, realizzando un centro di formazione superiore di grande respiro” ha affermato Gianni Lorenzoni, Professore di Strategia d’Impresa e Presidente di Almaweb.

Il thinktank sarà di altissimo livello. A esso presenzieranno infatti: Stefano Aldrovandi (Presidente di Hera e della Fondazione del Monte), Anna Maria Artoni (Presidente nazionale dei Giovani Industriali), Richard P. Bagozzi (Professore di Management alla Rice University, Texas), Gilberto Benetton (Presidente di Edizioni Holding e Autogrill, Vice-Pres. di Telecom), Franco Bernabè (Presidente del Gruppo Bernabè), Pier Luigi Celli (Direttore della Corporate Identity del Gruppo Unicredito Italiano), Giancarlo Galeone (Amministratore Delegato del Gruppo Ferretti), Sergio Giunti (Presidente del Gruppo Editoriale Giunti), Luca Majocchi (Amministratore Delegato di Seat Pagine Gialle), Federico Minoli (Presidente di Ducati Motor Holding), Paolo Onofri (Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Univ. di Bologna), Umberto Paolucci (Chairman di Microsoft Europe), Elserino Piol (Presidente di Pino Venture), Severino Salvemini (Presidente della SDA Bocconi).

“Sono molto grato a queste persone - sostiene Massimo Bergami, Professore di Organizzazione Aziendale e Consigliere Delegato di Almaweb - che nonostante i numerosi e importanti impegni hanno accettato di collaborare con noi e che rappresentano una risorsa fondamentale per la nostra Scuola. Credo infatti che, soltanto ascoltando il mercato  e cercando di capire quali siano le reali necessità delle imprese, riusciremo a utilizzare le nostre competenze sviluppate con la ricerca, per offrire programmi di alta formazione, competitivi con quelli delle principali Business School europee e americane”.