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A un click dalle università di tutto il mondo

Il canale delle Relazioni Internazionali del Portale si arricchisce di una nuova area relativa ai “Programmi Europei”, una pagina web che offre agli utenti di Unibo informazioni organiche e aggiornate sui progetti internazionali di formazione e di scambio finanziati dall’Unione Europea.
Antica cartina dell'Europa Favorire i programmi di scambio, ampliare a livello internazionale la progettazione dei percorsi didattici e garantire il riconoscimento dei titoli e delle qualifiche. Sono questi in sintesi i principali obiettivi che intende perseguire “Programmi Europei”, il nuovo canale delle Relazioni Internazionali sorto su Unibo.it Al suo interno sono raccolti tutti i programmi finanziati dall’Unione Europea per intensificare i rapporti tra gli Atenei del vecchio continente e le Università del resto del mondo, dall’America Latina al Canada, dagli ex paesi sovietici a quelli dell’Estremo Oriente e dell’Australia. I progetti elencati non sono novità e a gran parte di essi l’Università di Bologna ha già partecipato con diverse modalità; tuttavia è la prima volta che l’Alma Mater garantisce un flusso di informazione istituzionale costante e aggiornato su queste iniziative.

Obiettivo del nuovo canale delle Relazioni Internazionali non è solo la mobilità studentesca. Certo questa rimane una delle caratteristiche distintive dei programmi, l’obiettivo è più generale e punta a raccogliere le informazioni necessarie alla creazione di reti accademiche integrate, che assommino l’esperienza di atenei di tutto il mondo sin dalla fase di progettazione dei percorsi didattici. Quanto sia ramificata la rete di collaborazione a cui si punta è percepibile dalla presenza di “e-learning”, un progetto che mira a raccogliere, finanziare e sfruttare tutte le sperimentazioni di insegnamento a distanza elaborate nella realtà europea e mondiale. “E-learning ha orizzonti così estesi – sottolinea Angelica Giordano referente dei progetti formazione per le Relazioni Internazionali – che diventa difficile precisarne i contenuti: in esso, infatti, converge tutta la sperimentazione d’avanguardia relativa all’insegnamento in ogni sua forma e tappa: dall’educazione prescolare, all’educazione superiore, comprendendo anche l’informal education, ovvero i corsi di formazione ideati dal datore di lavoro per i suoi dipendenti”.

I modi e i tempi per partecipare alle singole iniziative variano da progetto a progetto e in alcuni casi la Comunità Europea non ha ancora diffuso la documentazione necessaria. Un problema perché spesso i tempi che intercorrono tra la pubblicazione dei bandi e la scadenza dei termini sono brevi. “Anche per questo – spiegano concludendo dalle Relazioni Internazionali – è importante che l’Università abbia deciso di offrire una finestra informativa tempestivamente aperta sulle ultime novità”.