Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Archivio 2,5 milioni di euro dell'Alma Mater per salvare la ricerca

2,5 milioni di euro dell'Alma Mater per salvare la ricerca

La Giunta ha aumentato di 2,5 milioni di euro lo stanziamento per l’esercizio finanziario 2004 per non contrarre il numero degli assegnisti. I contenuti del provvedimento e i commenti del Rettore.
Pier Ugo Calzolari La Giunta ha stanziato 2,5 milioni di euro per la ricerca, aumentando del 20% l'ammontare del suo esercizio finanziario per il 2004. Il provvedimento è stato adottato dall’Università di Bologna per non danneggiare l’attività di ricerca, dopo che il 26 febbraio 2004 il Miur ha stabilito, senza dare alcuna copertura finanziaria all’ordinanza, di innalzare l’importo annuo lordo percepito dagli assegnisti.

“Si tratta di una decisione di grande valore etico – ha commentato il Rettore Pier Ugo Calzolari – che testimonia lo spirito con cui la nostra Università continua a sostenere la difesa delle nuove generazioni: oggi infatti abbiamo mantenuto inalterato il numero degli assegni di ricerca, pur in presenza di un forte incremento di spesa a carico dell'Ateneo, conseguente alle decisioni del Miur”.
“Una decisione – conclude il Rettore – frutto di una politica precisa, che ha come antecedente immediato la garanzia fornita a tutti i ricercatori sottoposti al blocco delle assunzioni di un assegno ad hoc”.

Questi i numeri della riforma. Il decreto ministeriale n.45, pubblicato sul sito Miur il 1 marzo 2004 col titolo “Rivalutazione importi assegni di ricerca ex Art. 51, comma 6, legge 449/97”, ha fissato l’importo lordo annuo degli assegni di ricerca in una somma compresa tra un minimo di 16.138 € e un massimo di 19.367 €. La Giunta ha recepito l’ordinanza portando, con una decisione del 3 marzo 2004, a 18.053,58 € lordi (il 17% in più rispetto al 2003) l’importo dei propri assegni di ricerca, sia per i contratti già in corso sia per quelli di nuova stipula. L’adeguamento è valido a partire dai pagamenti successivi al 1 gennaio 2004.