Voce di Dio: Massimo Wertmuller veste i panni di Savonarola
Un eretico, un santo, un precursore della Riforma. O semplicemente un profeta “disarmato” come lo definì un acuto osservatore a lui contemporaneo, Niccolò Machiavelli. Girolamo Savonarola, figura tormentata e discussa che proprio a Bologna, nel 1474, si fece domenicano, rivivrà questa sera alle ore 21 nella Basilica di San Domenico attraverso la voce di Massimo Wertmuller.
Riprende i testi di alcune prediche del domenicano che osò disubbidire all’ordine papale, fu condannato per eresia e bruciato in piazza, lo spettacolo Voce di Dio. A rendere il senso tragico, teatrale e la vis polemica del frate contestatore della Firenze del Rinascimento un attore e un testo: Massimo Wertmüller, accompagnato da incisivi interventi musicali. Sullo sfondo anche le voci complementari del Popolo e della Chiesa che contribuiranno a ricreare la tensione infuocata che circondava i suoi interventi pubblici.
“Un Savonarola che parla la lingua del Terzo Millennio, saltando fuori dai libri di storia e dalle teche dei musei, e torna ad ammonirci dai luoghi stessi (i pulpiti, gli altari) per cui furono concepite le sue prediche”, dicono gli organizzatori.
La regia è stata affidata a Stefano Massini, che ha curato anche la drammaturgia insieme a Emiliano Schmidt Fiori. In scena, accanto a Wertmüller gli attori Maria Teresa Pintus e Tomaso Thellung, i musicisti Pino Cangialosi (autore oltre che esecutore) e Fabio Battistelli. I costumi sono di Joanka Micol Medda.
L’ingresso è libero.