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Nel collegio della cultura senza divisioni

Pubblicato il bando per l'ammissione al Collegio Superiore nell'anno 2004/05. Oneri e benefici per i candidati illustrati dal prof. Dario Braga, Direttore della Struttura.
Allievi del Collegio durante la cerimonia di benvenuto dell'ottobre 2003 "Un luogo culturale, ancor prima che fisico, dove le diverse discipline sono fortemente compenetrate, dove il sapere non conosce suddivisioni verticali". E' con queste parole che il Rettore, Pier Ugo Calzolari, descrive il Collegio Superiore, l'istituzione, nata nel 1998 per promuovere la cultura del merito e la formazione interdisciplinare, che proprio in questi giorni ha pubblicato il bando d'ammissione per l'anno accademico 2004/05. "Il nostro obiettivo - afferma Dario Braga, Direttore del Collegio, presentando il concorso - è produrre laureati che sappiano cogliere ciò che non è nella loro area di competenza. E il primo passo per raggiungere questo traguardo è la selezione di studenti bravi e, soprattutto, motivati".

Chi aspira ai 25 posti disponibili ha di fronte quattro prove: un quiz di cultura generale, un'elaborazione a tema di carattere interdisciplinare, un'intervista e una prova di lingua inglese. "Non occorre una preparazione specifica - puntualizza Braga - perché il maturando con l'apertura mentale idonea a frequentare i corsi del Collegio è già in possesso di tutte le conoscenze necessarie a rispondere ai quesiti. I temi infatti sono trasversali: come per esempio il lavoro, di cui può parlare sia un fisico in chiave termodinamica, sia uno studente di economia o di giurisprudenza in chiave socio-economica".

La selezione è ferrea, tanto che la Commissione, composta da dieci docenti di diverse aree disciplinari, spesso non attribuisce tutte le borse disponibili.  In compenso, però, chi supera le prove gode dell'esonero dalle tasse, di una borsa per la copertura delle spese di studio, dell'aiuto di un tutor personale e, ovviamente, dell'alloggio all'interno del Collegio. Un ambiente stimolante in cui chi accede di solito rimane anche se rigidi sono i criteri da rispettare: una media voto pari a 28/30 e l'onere di superare entro l'anno di frequenza sia i corsi curriculari che quelli integrativi offerti dal Collegio.

Questi ultimi hanno due caratteristiche fondanti: l'interdisciplinarietà e la chiara fama dei docenti. I nomi di coloro che terranno i corsi di base per il prossimo anno accademico parlano da sé: Renato Barilli, Giovanni Geraci e Ugo Ruffolo per l'area umanistico-economica e Carlo Flamigni, Alessandro Freddi e Simone Martini per l'area tecnico-scientifica. "Per i nostri corsi, rivolti a un pubblico di formazione eterogenea, la sfida - conclude Braga - è articolare lezioni che sfuggano tanta alla banalizzazione quanto all'eccessivo settorialismo. Le soluzioni percorse sono le più diverse: ricordo per esempio che Augusto Barbera ha spiegato il diritto ricorrendo a un dialogo a più voci e che Giovanni Pierini ha illustrato il Dna ideando un puzzle che ne ricostruisse la struttura".

Esperimenti culturali, sostenuti dalle Fondazioni Alma Mater, Cassa di Risparmio in Bologna, Marino Golinelli, Poeti, Toso-Montanari oltre che dalla Camera di Commercio di Bologna, da Hera, Unipol, Alfa Wassermann e da devoluzioni di privati, a cui possono partecipare sia studenti della triennale sia studenti della specialistica superando il concorso appena pubblicato dal Collegio:
http://www.collegio.unibo.it/concorso/index1.html