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Copertina di La guerra civile americana

La guerra civile americana vista dall'Europa

Autore: Tiziano Bonazzi e Carlo Galli (a cura di)

Editore: il Mulino

Prezzo: 38 euro

In una raccolta antologica la guerra civile americana filtrata dagli occhi dei pensatori europei del XIX secolo.
Il volume "La guerra civile americana vista dall'Europa" presenta una raccolta di documenti, redatti da pensatori politici del XIX secolo, che commentano i risultati delle guerre intestine scoppiate negli Stati Uniti. I pensieri raccolti appartengono a intellettuali europei e ad importanti personaggi dell'epoca, da Mazzini a Victor Hugo, da Garibaldi a Lord Acton. Il testo si presenta quindi come uno strumento per ricostruire il dibattito teorico-politico sorto in Europa in seguito alle guerre civili americane e cerca di delineare il modo in cui la guerra americana fu interpretata dagli europei, "nella convinzione - come si recita a pag. 17 - che sia di qualche interesse capire come in pieno Ottocento sia stata letta una guerra che spaccava una società economicamente e politicamente evoluta; ossia come si sia reagito all'impressione suscitata dall'eccezione americana alla regola che il conflitto interno non è sopportabile dalle forme politiche moderne".

Le interpretazioni dei vari analisti hanno alcune caratteristiche comuni, prima fra tutte la tendenza a trasportare la vicenda statunitense in suolo europeo e a utilizzarla come filtro per comprendere le evoluzioni politiche dei propri paesi di provenienza: il testo diventa così utile non solo per ricostruire l'idea europea dell'America, ma anche per avere qualche suggerimento indiretto sulla percezione che gli Europei avevano di loro stessi, della maturità delle diverse società e della lungimiranza dei ceti intellettuali.

Il libro, curato da Tiziano Bonazzi e Carlo Galli, docenti rispettivamente di "Storia e istituzione dell'America del Nord" e di "Storia delle dottrine politiche", nella Facoltà di Scienze politiche dell'Ateneo di Bologna, si apre e si conclude con saggi che descrivono la guerra civile americana coniugando le prospettive statunitensi ed europee. Al suo interno si interseca una polifonia di voci che delineano l'immagine di "un Europa difforme e plurima", perplessa difronte alla crisi che all'apparenza sta miniando l'identità della Repubblica d'oltreoceano.