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Diritto canonico e nuovo concordato vent'anni dopo

L'Università di Bologna, Ateneo legato al diritto canonico sin dagli albori della sua storia secolare, celebra con una riflessione scientifica e storica la ricorrenza dei vent'anni dalla promulgazione del nuovo codice di diritto canonico e dalla revisione dei Patti Lateranensi.
Miniatura medioevale Con un convegno di due giorni dal titolo "Il Codice di Diritto Canonico e il Nuovo Concordato vent'anni dopo" l'Università di Bologna ricorda i vent'anni dalla promulgazione del nuovo codice di diritto canonico e della revisione dei Patti Lateranensi. "Sarà - afferma il Rettore - una riflessione di tipo scientifico sull'applicazione di questo codice. Una riflessione che tenterà di proporre anche un primo bilancio storico".

Proprio Calzolari inaugurerà i lavori venerdì 29 ottobre alle ore 9.30 presso l'Aula Prodi di San Giovanni in Monte, sede quest'ultima dove al mattino si parlerà di revisione del "Codex Iuris Canonici" e al pomeriggio di revisione del Concordato. Il giorno successivo, invece, sabato 30 ottobre, ci si trasferirà nell'Aula Magna della Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, in Piazza Bacchelli 4, per indagare le evoluzioni indotte dalle nuove pattuizioni concordatarie.

Molti tra i presenti i nomi di punta della giurisprudenza canonica. Alcuni dei quali testimoni in prima persona della promulgazione di vent'anni fa. "Sarà un incontro umano - precisa il prof. Andrea Zanotti - perché con noi ci saranno molti protagonisti dell'apertura di questa nuova stagione del diritto canonico, chiamata a tradurre in termini giuridici le proposte del Concilio Vaticano II, rendendo effettiva, per esempio, la collegialità dei vescovi e i concili episcopali".

La commemorazione, che rientra nel calendario di UniboCultura, ha sede a Bologna per il legame fortissimo che lega l'Alma Mater al diritto canonico. "A Bologna - conclude infatti Calzolari - si può dire che l'Università è nata attorno al diritto canonico. Ed era qui che i pontefici inviavano i codici per l'emendamento".