Logo d'ateneo Unibo Magazine

Collegio di Cina a Bologna

L'Alma Mater, che già ha accolto trenta studenti cinesi, è al lavoro per allestire in città il Collegio di Cina: non solo un alloggio fisico, ma un luogo di scambio culturale.
Uno scorcio della muraglia cinese L'Università di Bologna sta lavorando alla costituzione di un comitato d'onore promotore di un Collegio di Cina a Bologna per studiare la possibilità di accogliere studenti eccellenti. In sintonia con l'obiettivo indicato dal Presidente della Repubblica Ciampi  di incrementare il numero degli studenti cinesi regolarmente iscritti ai nostri atenei, per diminuire il gap che c'è tra l'Italia e gli altri stati europei, l'Alma Mater ha già accolto i primi trenta studenti cinesi che sono giunti nel nostro paese e si appresta ad accoglierne un altro paio di centinaia nei prossimi tre anni.

Il progetto dell'Ateneo è però più ambizioso e si muove su più livelli. In relazione alla accoglienza degli studenti eccellenti le istituzioni Regione, Provincia e Comune di Bologna insieme all'Alma Mater, alle forze economiche e sociali (prima di tutto la Camera di Commercio e l'Associazione Industriali), alle fondazioni, all'Ambasciata Italiana a Pechino e ad altre organizzazioni,  stanno studiando la possibilità di costruire il Collegio di Cina a Bologna. Gli obiettivi del Collegio (che riprende una tradizione secolare dell'Alma Mater) sono sia di accoglienza e alloggio di studenti di eccellenza sia di approfondimento dei legami con il mondo dell'accademia, della ricerca e del sistema industriale cinese. Nel frattempo l'ateneo accoglie ugualmente gli studenti cinesi, pur nell'assenza della struttura fisica del Collegio. Si sta peraltro verificando insieme al Collegio Ceur e all'Arstud (Azienda Regionale per il diritto allo studio) la possibilità di dedicare agli studenti cinesi un collegio universitario fin dal prossimo anno.

Sul piano dei contenuti l'Alma Mater sta studiando, insieme alla Regione, la possibilità di offrire master e altri corsi di alta formazione destinati a studenti e operatori sia italiani sia cinesi in Italia e eventualmente in Cina.

I progetti dell'Alma Mater non si pongono in concorrenza con quanto associazioni private o altri atenei stanno già facendo ma ne sono il giusto complemento a livello di formazione superiore.