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Palazzo Paleotti: in arrivo la biblioteca digitale

Punto d'accesso privilegiato alle risorse bibliografiche dell'Ateneo, centro di assistenza e formazione, sala congressi e luogo di socializzazione. Sono queste le anime della biblioteca digitale in allestimento a Palazzo Paleotti.
Palazzo Paleotti "Concentrare nel cuore della città universitaria servizi altamente sofisticati". E' con queste parole che Paola Monari, Prorettore per gli studenti dell'Università di Bologna, sintetizza le finalità della biblioteca digitale che l'Ateneo di Bologna sta allestendo nelle sale affrescate di Palazzo Paleotti in via Zamboni 25. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune e con la partecipazione di Arstud - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio -, costituirà in primo luogo un polo di avanguardia tecnologica situato in pieno centro. Ma non è solo questo l'importante. "C'è anche un aspetto umano, sociale", prosegue Monari: "Vogliamo offrire spazi per lo studio, per il lavoro e per la socializzazione: spazi di qualità che riteniamo particolarmente utili per gli studenti fuori sede. Inoltre, attivando una struttura che sarà aperta dalle 9 alle 22, sabato compreso, contiamo di alimentare un flusso di giovani sani, contribuendo a rivitalizzare un'area, quella di Piazza Verdi, altrimenti vittima del degrado".

L'Alma Mater ha investito 750.000 euro nell'allestimento delle sale che ora ospitano 105 postazioni internet aperte agli studenti e agli utenti registrati presso la Sala Borsa (quindi anche i residenti a Bologna e tutti coloro che gravitano attorno alla città). Ogni macchina è collegata alla rete d'Ateneo e questo fa di Palazzo Paleotti un punto d'accesso privilegiato a tutte le risorse che l'Università mette a disposizione: innanzitutto i cataloghi bibliografici e le banche dati, ma anche le risorse a testo pieno, come le numerose riviste con cui l'Ateneo ha stipulato un abbonamento. Un modo, quindi, per far ricadere su tutta la cittadinanza i benefici dell'attività di ricerca di facoltà e dipartimenti.

Caratteristica qualificante di Palazzo Paleotti sarà l'attività di supporto e formazione fornita all'utente. "Per tutto l'orario d'apertura - interviene infatti Francesca Trombetti, responsabile del progetto per quanto riguarda i servizi bibliotecari - il personale offrirà consulenza, sia diretta che a distanza, sull'utilizzo dei portali Cib, Sba e Unibo, sulle maschere di ricerca per navigare nelle banche dati e sulle finestre d'accesso alle risorse a testo pieno". Per chi ha esigenze specifiche ci sarà poi la possibilità di fissare un appuntamento con un esperto che rimarrà a disposizione per tutto il tempo necessario alla ricerca. E, infine, per orientare i tanti studenti che devono adempiere a oneri burocratici, lo staff fornirà anche opera di re-indirizzamento all'ufficio di competenza, indicando se è necessario rivolgersi all'Urp, alle segreterie o alle altre strutture dell'Ateneo.

Ultima caratteristica della "biblioteca senza libri" è la sua flessibilità. I banchi presenti nella sala computer possono infatti ruotare di 90°, trasformando in pochi minuti un'aula studio in un centro conferenze idoneo a ospitare seminari e corsi di formazione. Un accorgimento architettonico per un luogo poliedrico di studio, incontro e socializzazione.