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We Like Shakespeare

Una festa delle arti elisabettiane. Sarà quella messa in scena mercoledì sera dall’Alma Mater nell’Aula Magna di Santa Lucia.
Due giovani all'ombra di un albero Due i compleanni da festeggiare: da un lato il 440 anniversario della nascita di William Shakespeare, dall’altro il quarto centenario della pubblicazione dell’Amleto nella sua versione più autorevole, il cosiddetto second-quarto. “Un fuori programma organizzato last minute – anticipa soddisfatto Keir Douglas Elam, docente di Lingue e Letterature Straniere che ha ideato la manifestazione – sarà la lettura da parte Edoardo Sanguineti di due o tre sonetti che fanno parte di una pubblicazione che esce proprio questa settimana e che contiene nuove traduzioni del poeta”. Sanguineti non potrà essere fisicamente presente, ma la sua lettura sarà trasmessa sotto forma di filmato. Di qui la festa. Anticipata alle 17 in via Zamboni 38 (in aula 4) dalla conferenza di Ann Thompson del King’s College di Londra, in cui la professoressa parlerà dell’Amleto nel 1604.

Poi le “occasioni conviviali e non accademiche”, a partire dalle 21 in Aula Magna. L’ampio spazio di via Castiglione 36 si animerà di musiche, di danze, di letture e di interpretazioni. Incominceranno due giovani attori Scot Handy e Abigail Rokison della Royal Shakespeare Company che reciteranno (in lingua originale) brani dall’Amleto, dalla Bisbetica domata, dalla Dodicesima notte. Quindi irromperanno sulla scena gli attori della compagnia del Teatro Testoni Siamo tutti delle bestie. Sarà un saggio, quello che presenteranno al pubblico, del loro spettacolo, una libera interpretazione di Shakespeare sul tema del pettegolezzo e della maldicenza, ambientato in una Romagna anni Cinquanta. Completeranno il quadro, che ha la regia di Mario Rebecchi del Gruppo Libero Teatro, le danze curate dalla Società di danza diretta da Fabio Mollica e l’esecuzione di musiche rinascimentali ad opera di Sebastiano Scollo e Fabio Tricomi. A quattro esperti di diversi linguaggi artistici il compito di commentare quanto avviene in scena. Gian Mario Anselmi parlerà del rapporto tra Shakespeare e l’Italia, Eugenia Casini Ropa della danza, Alessandro Serpieri dei sonetti e Paolo Cecchi della musica.

L’evento, organizzato nell’ambito di Unibocultura, ha tra l’altro il sostegno del British Council ed è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.