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Miglioli: il dramma di un'intera famiglia

Un'iniezione cancella tre vite unite nella sfortuna.
Un'intera famiglia, quella del prof. Mario Miglioli, direttore della Medicina Interna e della Gastroenterologia del Policlinico Sant'Orsola Malpighi, se n'è andata all'alba di domenica, quando il docente ha posto fine con un'iniezione letale alla vita del figlio, della moglie e infine alla sua.

Un gesto disperato, probabilmente meditato per cancellare i drammi da cui tutte e tre le persone erano colpite. Michele, il figlio di 29 anni, era in coma da sei a seguito di un incidente stradale; il medico, sessantatreenne, era afflitto da un cancro ai polmoni che ormai non gli lasciava scampo; e la moglie, Isa Gorini, era tormenta dalla paura di non riuscire più da sola a curare Michele e allontanata dalla sua passione, il pianoforte, da un'artrite alle mani.

La notizia ha segnato la comunità medica bolognese. Miglioli, infatti, pur essendo piacentino di nascita, aveva da tempo legato la sua carriera scientifica a Bologna dove era stato nominato assistente di patologia medica già nel 1975.