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I Tech-off e l'impresa diventa multimediale

La collaborazione tra Università di Bologna, il Consorzio Aster e la Fondazione Alma Mater da vita al progetto I Tech-off, un incubatore per promuovere e dare assistenza alle imprese innovative nel campo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni.
Alcuni computer Si chiama I Tech-off, e nel suo nome è già chiaro l'obiettivo che si prefigge, ed il settore industriale a cui fa riferimento. I Tech-Off infatti è l'acronimo di Information TECHnology spin-OFF, un consorzio nato nella nostra regione alla fine del 2003 per stimolare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali innovative nel campo dell'ICT e del multimediale.

I Tech-off è dunque un incubatore di imprese nato dalla fruttuosa collaborazione tra l'Università di Bologna, il consorzio Aster (gruppo per lo sviluppo di servizi e progetti di interesse regionale), la Fondazione Alma Mater e finanziato dal Ministero per le attività Produttive nell'ambito del bando "per la selezione di progetti per interventi di assistenza tecnologica nell'avvio di imprese innovative nel campo hi-tech". "Lo scopo di questa iniziativa -dice il Presidente del Consorzio I Tech-off, Bruno Riccò - è la creazione di nuove imprese, un'importante scommessa da vincere in Italia dove ci sono problemi strutturali nella ricerca di finanziamenti e nello scarso dinamismo del mercato".

Ma nel concreto, come si realizzerà il supporto alle nuove imprese? "Metteremo a disposizione dei giovani coinvolti nel progetto - racconta Paolo Bonaretti, Direttore di Aster -strumenti software e hardware, spazi attrezzati, un luogo fisico dove insediarsi e tutta una serie di servizi quali la redazione di un business plan,  la formazione e la consulenza nel campo finanziario, legale, fiscale, contrattuale e di marketing, fino all'aiuto nella ricerca del personale, dei partner tecnologici e commerciali, delle alleanze strategiche. Questi sono servizi utilissimi per l'imprenditore perché spesso non li dispone e non sa dove trovarli".

Il bando per partecipare all'iniziativa è stato lanciato pochi giorni fa e durerà fino al dicembre 2006, organizzandosi in un percorso di tre fasi. Si inizia con la fase di pre-incubazione (per accedere alla quale il bando scade il 25 marzo 2005) che prevede una durata di tre mesi durante i quali i beneficiari saranno aiutati nel raffinare la  loro idea imprenditoriale attraverso la realizzazione di un business plan. La seconda fase è quella di incubazione vera e propria dove avviene il vero start-up delle imprese che potranno quindi usufruire di servizi logistici, di formazione e consulenza. Il progetto si chiude poi con la fase di post-incubazione dove le aziende arrivate alla fine del loro percorso di crescita e sviluppo sono accompagnate ed inserite sul mercato.

Questo dunque l'ampio ventaglio di iniziative messe in campo dal consorzio I Tech-off per vedere le nuove aziende come il risultato del trasferimento e dell'utilizzo dei risultati della ricerca, sia accademica che industriale, nel campo imprenditoriale. Ed in questo modo è anche presto spiegata la collaborazione con l'Alma Mater: "Il nostro primo prodotto è la conoscenza - dice infatti Giuseppe Cappiello della Fondazione AlmaMater - e l'Università di Bologna è pienamente attiva in questo campo di attività formative".

Il progetto si inserisce in un quadro di iniziative parallele come ad esempio il progetto Spinner ed è finanziato dal Ministero per le attività Produttive con parte dei fondi ricavati dall'appalto per le licenze UMTS per un totale di 2 milioni di euro in 3 anni. "Abbiamo previsto 10 mila euro per le aziende in fase di pre-incubazione - afferma Bruno Riccò - e 40 mila per le aziende nella fase di incubazione". Una ventina sono le imprese create fino ad ora ed una trentina sono nella fase di pre-incubazione, ma il Direttore di Aster spera"di avere ancora molte altre domande, perchè in questo modo sarà possibile selezionare ed aiutare le migliori".