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L’addio a Baldini

Il poeta dialettale da poco scomparso tenne proprio all’Alma Mater uno dei suoi ultimi interventi in pubblico.
Raffaello Baldini Si è spento a Milano, all’età di 80 anni, Raffaello Baldini, il poeta nativo di Santarcangelo di Romagna che si era imposto nel mondo della letteratura con i suoi versi dialettali, ovvero "il modo più naturale per esprimersi", diceva lui.

Membro del circolo del "Circolo del Giudizio" nell’immediato dopoguerra, autore di diverse raccolte e vincitore del Premio Carducci e del Premio Viareggio, Baldini tenne proprio all’Università di Bologna una delle sue ultime uscite pubbliche. Era l’inverno scorso: la prof.ssa Niva Lorenzini, in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica e UniboCultura, aveva promosso "La parola e la voce", coinvolgendo gli scrittori del Novecento nella lettura dei grandi testi del passato. Da Dante all’Ariosto, dai poeti della prima guerra mondiale a Pascoli, i cui versi simbolici furono portati nell’Aula absidale di Santa Lucia proprio dal "corporale" Raffaello Baldini.

In quell’occasione, afferma il prof. Alberto Bertoni, colui che il 20 febbraio scorso dialogò con il poeta prima della lettura, "Baldini lasciò agli ascoltatori il suo testamento spirituale". Un’eredità di cui resterà sempre traccia nei suoi componimenti poetici, come quello, posto in allegato, che Bertoni scelse per inserire nella sua raccolta.