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Copertina del catalogo della mostra Percorsi di ricerca - La fisica attraversa Bologna

Percorsi di ricerca

Autore: AA.VV.

Editore: Bononia University Press

Prezzo: 15 euro

Rivive in un catalogo l’esposizione promossa da Comune e Università nell’ambito di Cronobie. Nel testo sono presenti monografie su tutte le sezioni della mostra, ma anche introduzioni e chiavi di lettura originali valide per comprendere la fisica di oggi e di domani.

Andrà avanti ancora pochi giorni, fino al 13 novembre 2005,  "Percorsi di ricerca", la mostra promossa dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna e dal Comune di Bologna per la prima edizione di Cronobie, cronache dal futuro della scienza. Un evento, ospitato dal Museo Civico Archeologico (via dell'Archiginnasio 2), a cui i principali enti di ricerca del territorio hanno contribuito all’unisono per celebrare il 2005 Anno Mondiale della Fisica, ovvero i cento anni dalla pubblicazione degli articoli di Albert Einstein che posero le basi della fisica del ‘900, dalla relatività alla meccanica quantistica e alla moderna meccanica statistica.


La mostra, come detto, chiuderà il sipario tra pochi giorni, ma i suoi contenuti e i suoi obiettivi rimarranno impressi nel catalogo che la Bononia University Press ha pubblicato con il contributo dell’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), dell'Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) e di Zanichelli. Il testo rivista singolarmente tutte le aree tematiche allestite all’interno della mostra: astrofisica, fisica delle particelle, fisica della materia, fisica del pianeta terra, fisica e medicina, fisica e beni culturali e didattica della fisica.

Finalità della mostra era però delineare, a fianco delle peculiarità dei singoli ambiti di ricerca, il filo conduttore che conferisce alla fisica lo status di arte di porre domande alla natura: il catalogo si apre dunque con tre contributi ideati per suggerire chiavi di lettura trasversali alle sezioni del libro. Si tratta di brevi interventi su antinomie comuni a tutta la fisica: piccolo/grande, semplice/complesso, e visibile/invisibile.

Sempre in chiave introduttiva, ci sono inoltre tre interventi che aprono finestre sulle molteplici finalità della mostra, chiamata a illustrare non solo i risultati della ricerca ma anche l’umanità di chi la produce. Il primo di questi interventi si intitola "La passione per la ricerca" e si concentra sulle novità metodologiche introdotte da Galileo, per il quale le risposte alle domande sulle natura, comuni già ai filosofi greci, andavano date partendo da "sensate esperienze e necessarie dimostrazioni". Poi è la volta di "Lo scienziato come artista", dove si sottolinea come la formulazione delle domande che la fisica pone alla natura sia fatta anche seguendo criteri di semplicità ed eleganza formale. Infine, in "Conoscere la realtà, trasformare il mondo", si svolgono riflessioni sulla possibilità di distinguere la cosiddetta ricerca pura dalla ricerca applicata.

Il catalogo che porta nel futuro il messaggio di una mostra del presente si conclude con un omaggio al passato. Lo sguardo del saggio conclusivo si concentra infatti su Bologna e traccia un percorso umano e architettonico tra le persone e gli edifici che a partire dal capoluogo emiliano hanno segnato alcune tappe importanti nel percorso internazionale della fisica. Perché a volte, scrive nell’introduzione Antonio Maria Rossi, Direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, "gli stessi edifici del nostro ambiente costituiscono importanti fonti di storia della scienza".