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Donare gli organi, donare la vita

Bisogna sensibilizzare i giovani alla donazione di organi. L’appello a margine di un convegno che ha presentato il resoconto annuale sull’attività di donazione e trapianto di organi in Emilia Romagna.
Attività di donazione e trapianto di organi

"Donare gli organi significa donare la vita". Gerardo Martinelli, anestesista e rianimatore del policlinico Sant’Orsola, ha riassunto così il senso di "Donazioni e Trapianti: parliamone insieme", l’incontro promosso dai nove Rotary Club felsinei per abbattere le resistenze che ancora ostacolano le donazioni nel nostro paese. "Solo attraverso la sensibilizzazione dei più giovani – ha infatti proseguito il docente, promotore dell’iniziativa – è possibile incrementare in maniera sensibile il numero di donazioni di organi".

L’emergenza nel settore è cronica: nel 2000, in Emilia-Romagna, tra l’altro una regione all’avanguardia rispetto agli standard nazionali, sono stati effettuati, ad esempio, 160 trapianti di rene, a fronte di una lista d’attesa di oltre 1300 pazienti.

L’evento, caratterizzato dalle testimonianze di specialisti e di pazienti salvati da trapianti, è stato patrocinato dall’Università di Bologna. All’apertura dei lavori era presente anche il Rettore, Pier Ugo Calzolari, che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza della ricerca in ambito medico. "La sfida che l’Ateneo bolognese ha il dovere di accogliere negli anni a venire – ha dichiarato Calzolari -  riguarda la crescita ineludibile, in termini di investimenti e risorse,  delle attività di ricerca, in particolare nel settore medico-scientifico".

Molti i dati presentati nel corso del dibattito. A livello nazionale, il rapporto tra numero di donazioni e popolazione sul territorio è di 7 donatori per milione di abitanti. In questo contesto, si inserisce l’attività lusinghiera della regione Emilia-Romagna che, con 35 donatori per milione di abitanti, si colloca sensibilmente al di sopra della media nazionale, al primo posto in Italia ed al secondo posto tra le Regioni europee. Nel 2000, sono stati effettuati in regione 280 trapianti di organi rispetto ad una lista d’attesa che, per rene, cuore e fegato, supera i 1500 pazienti.

A fronte di questi dati, l’obiettivo è quello – chiosa Martinelli – "di superare le riserve di natura culturale legate al problema delle donazioni" nella speranza di "avvicinare" potenziali donatori e pazienti in attesa di trapianto.