Inizia giovedì 26 gennaio il corso teatrale Sciamani-Horse, coordinato e condotto da Marco De Marinis con Gianfranco Anzini. E' un laboratorio di recitazione che verte sul rapporto in scena tra i processi interiori - intellettuali, emotivi - e la coscienza/incoscienza dell'azione teatrale.
Il testo sarà tratto dal rituale sciamanico "Sacrificio del cavallo e ascesa al cielo", trascritto dal missionario Verbickij che assistette al rituale nel 1858. La trascrizione è celebre, citata e commentata spesso dagli studiosi dell'argomento. Nel testo lo sciamano compie, raccontandolo, un viaggio in cui va e torna dall'al di là. Lo racconta e lo recita a un pubblico di spettatori-partecipanti, con l'aiuto di assistenti umani e di spiriti che egli stesso evoca e impersona.
In questo modo chi recita avvicinerà uno sciamano all'opera, attraverso quella forma di analisi che è il gioco teatrale. Un avvicinamento che non ha pretese antropologiche, scientifiche e tanto meno magiche. Sarà un percorso doppiamente personale: avvicinamento al mondo di quegli sciamani e alla propria interiorità messa in gioco.
Il viaggio quindi va sia verso i territori centro asiatici, cui il testo convoca, sia verso i propri stati interiori, mentali e emotivi di recitante - avvicinamento quindi alla funzionale e veritiera automistificazione su cui si basa l'azione dell'attore in scena.
Il lavoro, sia individuale che collettivo, sarà pratico e ci sarà un continuo riscontro di nozioni quali liturgia, rituale, sacrificio.
Di sicuro baleneranno tanti animali: uccelli o cervi, gufi, aquile, renne, caprioli, tigri e cavalli cavalli cavalli.
La verifica consisterà in una presentazione del lavoro svolto aperta al pubblico e agli amici, alla fine della galoppata, sabato 10 febbraio.