Autore: Mirella Manaresi (a cura di)
Editore: Springer
"Certo non sono molti i film in cui i matematici appaiono simpatici, divertenti e privi di problemi e preoccupazioni. D’altra parte perché si dovrebbe scegliere un matematico per fargli fare la parte che potrebbe fare un qualsiasi architetto o scrittore?". L’interrogativo è uno dei tanti che Michele Emmer, docente di matematica all’Università "La Sapienza" di Roma, si pone in Matematica e cultura in Europa. Il testo, curato da Mirella Manaresi, docente di geometria all’Università di Bologna, raccoglie e racconta le tappe principali di Mathematics in Europe, il progetto voluto dalla Comunità Europea per ridare ai giovani l’entusiasmo verso la matematica. 410 pagine (completate da un Dvd, a cura di Marco Di Girolami e Camilla Valentini, con le voci e le immagini di chi ha animato i dibattiti) che pongono l’accento sulle interazioni tra la matematica e le altre discipline, scientifiche e non. Un universo ampio, variegato e stimolante che l’approccio tecnico della formazione secondaria tende spesso a trascurare.
Il volume, edito da Springer, ha tre parti, corrispondenti alle varie fasi bolognesi del progetto. L’apertura, "Cultura matematica, formazione e media", è la raccolta dei contributi offerti in occasione del convegno internazionale Mathematics and Culture in Europe, tenutosi a Bologna il 22 e 23 ottobre 2004. Si parla di matematica a scuola, presentando i risultati di un test sulla preparazione in materia delle matricole delle università europea. Ma si parla anche di matematica nell’architettura, nel fumetto e nella pittura, fino ad arrivare a Lucio Saffaro, protagonista, con le sue forme geometriche, di una personale a Palazzo Poggi.
Le due sezioni successive sono invece finestre dedicate ai cicli Matematica e Cinema e Matematica e Teatro. Bologna nel 2004 riempì sale e platee proiettando e portando sul palcoscenico immagini e esibizioni legate al mondo della matematica. All’ora, dal vivo, ogni pellicola e ogni rappresentazione fu seguita da un dibattito per esplorarne i significati e gli spunti di riflessione. Ora, in Matematica e cultura in Europa, ognuna di quelle pellicole e di quelle rappresentazioni torna a far parlare di sé attraverso piccole monografie scritte da matematici, registi teatrali, personalità italiane ed esperti stranieri.
Tra i contributi che compongono il testo, merita un uno spazio a sé l’intervento di Apostolos Doxiadis. Il saggio del matematico greco, lasciato in inglese per rispetto alle sfumature terminologiche, è in controtendenza rispetto a tutti gli altri. In una raccolta che dedica largo spazio ai racconti sulla matematica, lui inverte la prospettiva e apre le porte alla matematica delle storie. "It is not about the stories of mathematics I want to talk, but about the mathematics of stories", scrive Doxiadis a pagina 171. Le sue tesi, nelle 10 facciate successive.