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Il primo trofeo ultimate frisbee negli impianti Cus Bologna di via del Carpentiere

Spazio agli sport meno conosciuti. In città arriva l’ultimate frisbee: un po’ calcio, un po’ basket, un po’ volley, un po’ football.
Frisbee

Per valorizzare lo sport come risorsa educativa e formativa, l'assessorato all'istruzione formazione lavoro della Provincia di Bologna ha programmato un'azione per offrire ai giovani che frequentano i corsi di formazione professionale del diritto dovere, l'opportunità di praticare discipline meno conosciute e frequentate. In collaborazione con il Cus Bologna e la facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Bologna la scelta è caduta sull'ultimate frisbee e sull'arrampicata sportiva.

Così, nell'ambito dei festeggiamenti per il sessantesimo di vita - il Cus Bologna è, a livello italiano, uno dei primi centri universitari sportivi fondati nell'ormai lontano 1946 - è nato "Sport nella Scuola di Formazione", un progetto della Provincia di Bologna.

L'8 maggio gli impianti universitari di via del Carpentiere (zona Roveri) ospiteranno il primo trofeo ultimate frisbee, fase finale per gli istituti professionali di formazione, e la mostra di scultura bronzea a opera degli studenti del liceo artistico. Il programma prevede l'inizio del torneo per le 10, l'intervento delle autorità e l'inaugurazione della mostra alle 11,30 e le premiazioni alle 16.

Sono previsti gli interventi di Paolo Rebaudengo, assessore all'istruzione, formazione e lavoro della Provincia; Marco Strada, assessore allo sport della Provincia; Riccardo Malagoli, presidente del quartiere San Donato; Carmelo Adagio, presidente del quartiere San Vitale; Marco Roccia, preside dell'istituto superiore artistico Arcangeli; Renato Rizzoli, presidente del Coni provinciale; e Francesco Franceschetti, presidente del Cus Bologna.

L'ultimate frisbee, per chi non lo conoscesse, mescola le migliori performance dei vari sport come calcio, basket, football americano e pallavolo attraverso un gioco semplice ed elegante centrato sulla correttezza individuale e il fair play fra giocatori che fa leva sull'autoregolamentazione. Per di più prevede come importante elemento di confronto la forma mista, maschi e femmine, all'interno della stessa squadra.

L'arrampica sportiva è stata scelta perché è uno sport individuale che favorisce la concentrazione, la conoscenza dei propri limiti, la coscienza dei propri mezzi, la valutazione delle difficoltà e la sfida a superarle.Info: Centro universitario sportivo Bologna, associazione sportiva dilettantistica, via san Giacomo 9/2 (tel. 051 4217311). Prevista la collaborazione, per l'iniziativa, dell'Esercito Italiano.