"Educare allo sport" è il titolo del progetto finanziato dalla Provincia di Bologna per i giovani che assolvono il diritto dovere nella formazione professionale. E di "Educare allo sport" si è parlato oggi, nella sala del Centro Universitario Sportivo Record. Paolo Rebaudengo, assessore istruzione, formazione, lavoro della Provincia; Renato Rizzoli, presidente del Coni delle Due Torri; il capitano Armando Monti del 121° Reggimento Artiglieria e Francesco Franceschetti, presidente del Cus Bologna, si sono soffermati sulla giornata dell'8 maggio quando, negli impianti universitari di via del Carpentiere, si daranno appuntamento centinaia e centinaia di studenti, alle prese sia con l'ultimate frisbee sia con l'arrampicata sportiva.
Paolo Rebaudengo, assessore della Provincia, si sofferma sui numeri dell'iniziativa. "Sono due anni che questo progetto, portato avanti di comune accordo con il Cus Bologna e la facoltà di Scienze Motorie procede. Abbiamo scelto questi sport - l'ultimate frisbee e l'arrampicata sportiva - perché abituano a convivere con le norme e con le regole, abbattendo anche le barriere. Saranno interessati 400 giovani, in età compresa tra i 15 e i 17 anni, che prendono parte ai corsi biennali. Sono 11 gli enti di promozione professionale coinvolte che interessano Bologna e le province di San Pietro in Casale, Castel Maggiore, San Giovanni in Persiceto e Imola. "8 poi i gruppi di classi che prendono parte ai vari corsi con i diversi profili professionali".
Di sport e cultura parla il presidente del Cus Bologna, Francesco Franceschetti. "Anche perché lunedì non ci saranno solo gli elementi sportivi, ma anche la mostra di scultura bronzea a opera degli studenti del liceo artistico". Stagione importante quella in corso per Francesco Franceschetti, perché il "suo" Cus Bologna compirà sessant'anni di vita. "E l'iniziativa di lunedì è inserita nell'ambito dei festeggiamenti per il nostro sessantesimo anniversario".
Armando Monti, capitano del 121° Reggimento Artiglieria. "Saremo al fianco del Cus Bologna per assicurare, come spesso ci accade negli ultimi tempi, un supporto logistico in termini di materia e di uomini. Un contributo per il buon successo dell'iniziativa. Un contributo che attesta quale valore e importanza abbia assunto lo sport per l'esercito".
Renato Rizzoli, numero uno del Coni delle Due Torri, rende onore al lavoro del Cus Bologna. "Una realtà che compie sessant'anni, una realtà che riesce a unire gli ottimi risultati ottenuti dal punto di vista agonistico alla capillarità con la quale lavora a livello universitario. Dando la possibilità, attraverso lo sport, di una migliore integrazione con la città a chi provenga da fuori. Siano dei ragazzi provenienti da altre città italiane siano degli studenti che arrivano dall'estero. Lo sport è un fatto culturale e sociale e il Cus Bologna, che ha messo a disposizione i propri impianti e le proprie strutture - non ultimo anche il centro che oggi ci ospita - è sempre in prima fila in questa direzione".
A Valerio Iani, che ha coordinato gli istruttori che hanno insegnato ai giovani (che sono partiti da zero per questo sport) la pratica dell'ultimate frisbee, è toccato il compito di riassumere le caratteristiche e le regole di questo sport. Che non prevede contatto fisico e nemmeno la presenza degli arbitri. Uno dei premi più ambiti, al di là del risultato finale, è lo "spirito del gioco", ovvero il riconoscimento che viene assegnato a una squadra da parte di tutte le avversarie. Nato negli anni Sessanta negli Stati Uniti, il frisbee è diffuso in 62 paesi (esiste una federazione mondiale) ma particolarmente negli Stati Uniti, Canada, Svezia e Germania. L'Italia è all'11° posto nel ranking mondiale a livello open (maschi e femmine) e all'8° posto tra le donne. In Italia è diffuso solo nel centro-nord. L'unica realtà a sud è a Lecce, grazie al lavoro del Cus. Si gioca 7 contro 7 (5 contro 5 nella formula beach), vince chi arriva per primo a 19 (ma viene utilizzata anche la formula a tempo) e viene utilizzato un campo di 100 metri per 35, con due aree di meta. Il disco in una speciale lega di plastica antideformante pesa 175 grammi e ha un diametro di 23 centimetri. Esistono anche gare di lancio (i migliori sfiorano i 200 metri) e di durata (più di 10 secondi in volo). Ma per sperimentare questo sport bisogna aspettare l'8 maggio e la giornata organizzata da Provincia, Cus Bologna e facoltà di Scienze Motorie con il supporto logistico dell'Esercito Italiano.