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Per celebrare Giosuè Carducci

Sono state annunciate, alla presenza di Rettore e Sindaco, le iniziative culturali che nel 2006-2007 Comune e Università organizzeranno per celebrare due significative ricorrenze: il conferimento del Nobel e la morte del poeta.
Giosuè Carducci

Un conservatore eversivo, come lui stesso amava definirsi. Uno straordinario poeta professore, tra i più conosciuti e studiati anche all’estero, vincitore, tra l’altro, del Premio Nobel.

Se fosse un contemporaneo– azzarda un po’ Gian Mario Anselmi, Direttore del Dipartimento di Italianistica – ci sarebbe persino chi potrebbe considerarlo un guru della comunicazione per la città di Bologna e per l’Ateneo. Sua infatti è l’indelebile icona di Bologna e le sue torri ("Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna"). Sua la decisione di celebrare per la prima volta, nel 1888, l’ottavo anniversario della fondazione dell’Alma Mater, fissando così – convenzionalmente in realtà - la data di nascita dell’ateneo.

Università e Comune non potevano che unirsi quindi per celebrarne la figura, con iniziative culturali che prenderanno il via a dicembre e termineranno nel 2007, anniversario dalla morte del poeta.

Una progettazione comune – è stato il commento del Sindaco Sergio Cofferati – che testimonia ancora una volta come "Università e Comune guardino insieme al passato di Bologna pensando insieme a come usarlo per il futuro di Bologna".

Ricorda più da vicino la figura di Carducci il Rettore Calzolari: "All’Università siamo convinti che il valore di attualità di questa figura straordinaria sta nella sua qualità poetica, ma anche nel suo ruolo di intellettuale che non intende omologarsi". "Carducci – ha proseguito il Rettore va ricordato per essere uno dei pochi grandi intellettuali soggetto di studio in campo europeo".

"Restituirlo all’Ottocento e non guardarlo come a poeta del Novecento", questo sarà invece uno dei "compiti" del convegno internazionale, nella primavera del 2007. Lo anticipa Emilio Pasquini, tra i curatori dell’iniziativa assieme a Gian Mario Anselmi e Niva Lorenzini. Articolato in 5 sedute, l’incontro si propone di portare in luce cosa Carducci abbia rappresentato nel mondo della scuola, della cultura, della poesia e della filologia. E fare chiarezza sulla figura del poeta, "spazzando via molti equivoci sul Risorgimento italiano", è anche l’auspicio dell’Assessore alla Cultura del Comune Angelo Guglielmi.

Tra le iniziative, promosse questa volta dalla Biblioteca dell'Archiginnasio (di cui Casa Carducci fa parte) e l’Ateneo ci sarà anche una mostra, nell’autunno del 2007, curata da Marco Bazzocchi e Simonetta Santucci. Con alcuni campioni significativi di testi, immagini, oggetti "la mostra – spiega Bazzocchi – documenterà l’importanza del ruolo di Carducci nella cultura italiane ed europea". Da come veniva ritratto ad una disamina dei "suoi" paesaggi e anche le donne della sua vita. 

Ad aprire le celebrazioni, a dicembre di quest’anno, ci sarà un pomeriggio di studio, progettato dalla professoressa Raffaella Simili e dedicato al conferimento del Nobel.

Nell’annunciare il calendario degli eventi Comune e Università hanno ricordato che è stata già presentata al Ministero del Beni Culturali la proposta della costituzione di un comitato nazionale che coordini e armonizzi le molteplici iniziative che, a livello nazionale, saranno organizzate e promosse per celebrare le ricorrenze legate al ricordo del poeta.