Logo d'ateneo Unibo Magazine

Vittime di violenza: emergenza-urgenza medico-legale

Un corso di formazione per chi opera come "primo contatto" per le vittime di violenza. A tendere un Pronto soccorso specializzato in grado di dare, da subito, cura e assistenza medico-legale. Sono gli obiettivi di un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Medicina e Sanità e da AUSL.
Logo del corso Vittime di violenza

"La violenza può essere prevenuta… I governi, le Comunità e gli individui possono fare la differenza". Le parole che Nelson Mandela ha pronunciato nel discorso introduttivo al World Report on Violence and Healt sono diventante un motto per chi, come Susi Pelotti, da anni si è impegnata per far decollare un’iniziativa destinata alle vittime della violenza. E sono scritte nero su bianco nelle linee guida dell’WHO.

"A livello europeo – spiega Susi Pelotti, medico legale ed esperta di Genetica forense – ci sono paesi come la Germania e la Francia che hanno fatto nascere strutture per offrire supporto cura e assistenza, in maniera unificata, alle vittime della violenza". "Spesso – prosegue Pelotti – il medico legale viene chiamato in causa a posteriori. Ma in realtà esistono molti aspetti in cui un suo coinvolgimento più precoce sarebbe utile. Basti pensare alla repertazione delle tracce, ma anche a tematiche legate al consenso e alla privacy, che magari vietano agli esponenti di alcune culture e religioni di farsi fotografare".

Creare insomma un approccio multidisciplinare e coordinare competenze professionali non solo cliniche, ma anche medico legali. E’ lo scopo del corso che potranno frequentare, a partire dal mese di ottobre, una cinquantina di medici e infermieri.

Il corso, organizzato dalla sezione di medicina legale del Dipartimento di Medicina e sanità pubblica e dall’Unità Operativa di Medicina Legale dell’Ausl, con il sostegno della Fondazione del Monte, sarà presentato il 13 giugno alle 15 all’Osservatorio di Santa Maria della Vita. Presenti il Rettore Pier Ugo Calzolari, il Direttore Generale di Ausl Franco Riboldi, il Procuratore della Repubblica Enrico De Nicola, l’Assessore regionale Giovanni Bissoni, quello Provinciale Giuseppe Bagarizzi, quelli comunali Giuseppe Paruolo e Milli Virgilio. E ancora il Direttore del Dipartimento di Medicina Legale Alberto Cicognani, il Direttore del Servizio di Medicina Legale Ausl Andrea Minarini, il vice sindaco Adriana Scaramuzzino, il segretario generale della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna Giuseppe Chili.

A Susi Pelotti e a Silvia Marzocchi (Sostituto procuratore) il compito di presentare la rete di collaborazione europea e la collaborazione tra sanità e giustizia prima degli interventi di due ospiti straniere: Nancy Gage-Linder, dirigente della Sezione Prevenzione della violenza del Ministero degli Affari Sociali di Hessen in Germania, e  Sophie Gromb, che presenterà un caso concreto: un centro per le vittime di aggressione di Bordeaux.

Proprio la costituzione di un Pronto soccorso specifico per le vittime della violenza è lo scopo della seconda fase di questa iniziativa. Una struttura unica in cui si possa svolgere l’approccio mirato della vittima: esame medico iniziale, intervento medico legale, intervento dell’autorità giudiziaria, rapporti con le associazioni ed i servizi. Questa struttura, basata sull’esperienza delle analoghe strutture europee già attivate, apporterà non solo benefici alle vittime ma anche, grazie alla facilitazione delle procedure centralizzate, una riduzione in termini economici della spesa sanitaria, evitando inutili dispersioni di professionalità e reiterazioni di accessi sanitari non organizzati come tali e, in ultimo, inefficaci dal punto di vista della prevenzione sia della violenza sia della vittimizzazione secondaria.