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Donne e tecnologia, la sfida di TechnéDonne

Il progetto di TechnéDonne parte dal presupposto che il "digital gender divide" possa essere colmato solo se le donne riescono a valorizzare la propria soggettività anche in campo tecnologico. La project leader dell’iniziativa, Marzia Vaccari, presenta il nuovo progetto Equal tutto al femminile di cui l'Associazione Orlando è capofila.
Parte del logo di Techne donne

Le differenze di genere esistono anche in informatica. Tecnicamente si parla di gender digital divide. La sua esistenza ha la forza dei numeri: le statistiche d’uso della rete mostrano infatti che il 70-80% della popolazione italiana usa internet, ma solo il 25 % degli utenti è di sesso femminile. Contro questa realtà, particolarmente evidente al sud, si muove il progetto di TechnéDonne. Sostenuto da un'ampia partnership di cui fa parte l’Università di Bologna (Polo di Forlì), TechnéDonne è l'ideale prosecuzione di un percorso che l'Associazione Orlando ha intrapreso nel 1995 proponendo al Comune di Bologna il primo progetto europeo per un'infrastruttura digitale al femminile da cui è scaturito il portale di genere Server Donne (www.women.it), che conta più di 80.000 accessi mensili.

"Lo scopo del progetto – esordisce Vaccari – si inserisce nell’attività dell’Associazione Orlando attiva nella promozione e nell’empowerment delle donne rispetto alle nuove tecnologie". Il nostro progetto fin dall'inizio si è posto come obiettivo l'ingresso nell’universo di internet della soggettività femminile e, allo stadio attuale, attraverso il portale tecnédonne, entra nel merito delle nuove professioni di Ict in collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze di Internet di Forlì: particolare attenzione alla promozione delle competenza femminile nell'attivazione di tirocini e nelle modalità d'ingresso nel mondo del lavoro.

L’iniziativa sarà presentata nel corso di un evento, lunedì 12 giugno (ore 19) presso il Laboratorio TechnèDonne di via San Felice 22/3. A tenerla a battesimo un aperitivo in compagnia di Syusy Blady e Grazia Verasani.

Il progetto, oltre al laboratorio che fornirà un servizio gratuito di assistenza tecnico informatica per le donne, prevede anche di corsi di formazione per profili Ict.  "L’idea di realizzare il progetto – prosegue Marzia Vaccari – è partita dal fatto che ci siamo accorti che dando spazi concreti dove produrre le tecnologie il gender digital divide veniva abbattuto. Il nostro intento è di combattere il senso di inadeguatezza e di estraneità che le donne provano nei confronti delle nuove tecnologie".

L'idea è di realizzare nuovi software progettati al femminile. Già in fase di realizzazione ci sono per esempio un software antispam e un motore di ricerca che utilizzano categorie di genere. "Nella progettazione – prosegue Vaccari – vogliamo valorizzare le competenze femminili caratterizzate dalla capacità all’ascolto e all’immedesimazione, la capacità di pensare che la tecnologia non deve essere neutra e scientifica. Noi usiamo metodologie che vogliono dare nuovo senso alla piattaforma software, perchè le formazioni delle parti ingegneristiche hanno forme di rigidità metodologica e non accettano di piegare le loro esigenze alle nostre".

Infine uno sportello sarà aperto al pubblico presso la sede di Tecné donne in via San Felice 22/3. "L’iniziativa, da quando è nata, – conclude la project leader di TechnéDonne – ha avuto un grande riscontro dal pubblico femminile: per esempio sono molte le domande di assistenza tecnica che arrivano attraverso il nuovo portale all'indirizzo http://www.technedonne.it/".