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Radio FM 1976-2006

La storia della libertà d’antenna in mostra all’Oratorio di Santa Maria della Vita. Inaugura il suo percorso itinerante un’articolata iniziativa.
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Un vecchio adagio recita che a trent’anni finisce la vita e comincia l’esistenza. E trent’anni li compie giusto quest’anno l’emittenza privata nel nostro paese. Sono infatti trenta  gli anni trascorsi dalla storica sentenza della Corte Costituzionale che sancì la legittimità delle trasmissioni radiofoniche a copertura locale e che di fatto fece uscire dalla clandestinità i pionieri dell’etere segnando la nascita di centinaia di radio libere.

Per ripercorre il cammino della radio apre i battenti a Bologna una mostra itinerante che terminerà nel 2007 a Roma, dopo aver attraversato 15 importanti città. Suoni, immagini, jingle, sigle di apertura e chiusura dei programmi, filmati, oggetti. Una galleria di suoni e di immagini, di storia e di storie. Come quella di Radio Alice, chiusa dall’irruzione della polizia del 1977 o di Radio Zocca, in cui lavorava come dj anche un certo Vasco Rossi. E ancora le creazioni di Cecchetto Radio Dj e Radio Capital ma anche le realtà locali, da Radio Fujko a Radio Città del Capo. 

L’iniziativa ideata dalla Minerva Eventi , sotto la direzione di Roberto Mugavero, è stata guidata da un comitato scientifico presieduto da Peppino Ortoleva, docente di storia dei media all’Università di Torino. Del comitato fanno parte anche Barbara Fenati, riconosciuta tra i maggiori studiosi italiani della radio, Cecile Meadel del Centre de Sociologie de l’Innovation dell’Ecole des Mines di Parigi, il professor Enrico Meduni di Roma3 e il professor Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione Marconi. Proprio il professor Falciasecca ha espresso compiacimento per il fatto che sia Bologna, città di Marconi, ad ospitare la prima tappa della mostra. Le intuizioni dello studioso di Pontecchio sulla propagazione delle onde radio hanno infatti aperto la strada alle invenzioni non solo del telegrafo senza fili ma anche della radio. E l’auspicio di Falciasecca, come di altri organizzatori è quello che l’iniziativa possa tornare a Bologna per la chiusura, magari in coincidenza con l’apertura delle celebrazioni per il centenario dell’assegnazione del nobel a Marconi, nel 2009.

L’allestimento della mostra, presso l’Oratorio di Santa Maria della Vita in via Clavature 8, è stato curato dall’architetto Andrea Boeri, docente presso la facoltà di Architettura.  L’esposizione, che gode  tra l’altro di moltissimi patrocini, è ad ingresso gratuito. Fino al 24 settembre, da martedì a domenica (10-12 e 15,30-19,30, venerdì e sabato chiusura alle 21).