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40126 L’Acropoli di Bologna

Un "cartello" contro il degrado di via Zamboni. Così le istituzioni che hanno una sede nella zona che si affaccia sulla via hanno dato vita ad un progetto di restyling di tutta l’area. E per promuoverlo hanno organizzato due serate bianche che, per il week-end (23 e 24 settembre), porteranno cittadini e studenti a passeggio per palazzi, piazze e cortili. Aperti fino alle 23.00.
Palazzo Paleotti

Dagli inizi dell’Ottocento l’area di via Zamboni si è via via popolata di istituzioni culturali di grande prestigio tanto da essere chiamata la "Polis culturale della città". L’eccellenza e la centralità di questi luoghi hanno tuttavia tenuto il campo fino al 1977, quando la città ha dovuto fare i conti, lì come e più che altrove, con una grave crisi che rese evidenti tutti i problemi connessi con la liberalizzazione degli accessi all’università e la vertiginosa crescita della popolazione studentesca.

"Nessuna nostalgia per il passato – spiega il Rettore Calzolari – ma la volontà di rifare di questa zona un luogo alto della città come trent’anni fa". Proprio queste istituzioni (lungo l’elenco che comprende oltre all’Università e al Museo di Palazzo Poggi, l’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca, il Teatro Comunale, il Conservatorio Martini, il Complesso di San Giacomo Maggiore, la Provincia e Unicredit) hanno deciso di mettere in mostra per due giorni i tesori di via Zamboni, aprendo le porte delle istituzioni culturali che insistono sull’asse della strada. E accanto al programma culturale fatto di visite guidate, concerti, esposizioni un vero e proprio "Progetto per via Zamboni".

"Quando il Rettore e il prof. Tega –ha detto il Sindaco Sergio Cofferati – sono venuti in Comune a presentarmi il progetto, immediatamente, come era giusto, ho apprezzato in primo luogo l’idea di intervenire insieme per affrontare un problema". E’ la prima volta che coloro che sono interessati ad un’area della città propongono all’Amministrazione un progetto di cambiamento degli spazi. "E l’Amministazione che per sua natura ha interesse al confronto e al coinvolgimento laddove ci sia la volontà per farlo e accoglie con entusiasmo questa proposta". Pedonalizzazioni, recupero delle piazzette adiacenti oggi occupate dalle auto, ma anche spazi coperti e installazioni.

La due giorni avrà il compito di mostrare agli studenti e ai cittadini luoghi che di solito non frequentano.  Commentando il successo dell’iniziativa che tiene aperta tutte le sere fino alle 22,30 la sala studio di Palazzo Paleotti, il Rettore ha concluso: "Perché gli studenti meritano rispetto. Dopodiché danno il meglio di sé".