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Dai geni del cancro nascono le nuove cure

Parte la campagna di informazione e raccolta fondi promossa dall'Airc, con iniziative a livello nazionale dal 20 al 28 novembre. Anche a Bologna, come in altre 23 città italiane, sabato 25 sarà "Un sabato della Scienza".
ricercatore

"Le informazioni per sconfiggere la malattia sono racchiuse nella malattia stessa". E’ da questa premessa che  secondo i ricercatori parte la svolta. Conoscere i geni del tumore significa oggi trovare armi più adeguate per poterlo combattere. Non solo terapie più mirate, ma anche cure che minimizzino sempre di più gli effetti collaterali. Sono queste le frontiere attuali della ricerca sul cancro. "Frontiere che - spiega l’immunologo Pier Luigi Lollini -sono state rese possibili anche grazie alla straordinaria lungimiranza della ricerca di base finanziata dall’Airc".

Per presentare lo stato della ricerca e spiegare come vengono impiegati i fondi raccolti  dall’Airc anche quest’anno si terrà un pubblico incontro. Ad ospitarlo, sabato 25 novembre alle 11, sarà la sede del Liceo Galvani (in via Castiglione). Qui avrà luogo una tavola rotonda a cui prenderanno parte oltre a Lollini, l’immunologo Alberto Mantovani della Fondazione Humanitas di Rozzano e il filosofo della Scienza Corrado Sinigallia.  Collegati in videoconferenza dal Campidoglio ci saranno anche Piero Sierra e Umberto Veronesi. Un’occasione per parlare dell’avanzamento delle ricerche, dell’impiego concreto dei fondi, delle nuove e possibili frontiere da superare.

"Se oggi - spiega Lollini - possiamo dare al paziente medicine specifiche riducendo per quanto possibile l’effetto della tossicità dei farmaci  è grazie alle indagini molecolari degli ultimi venti anni". E altri importanti e rapidi progressi potranno essere fatti nell’arco dei prossimi quattro o cinque anni, grazie alla combinazione degli studi sul genoma.

Con il contributo di Airc vengono finanziati borse di studio e progetti di ricerca di base, traslazionale, clinica ed epidemiologica, si costruiscono piattaforme oncogenomiche o bioinformatiche oggi importantissime per gli studi in questo campo, viene data la possibilità ad alcuni giovani ricercatori di mettere in piedi veri e propri laboratori.

"Nella sola Università di Bologna - precisa ancora Lollini - i fondi di Airc finanziano alcune ricerche che vengono portate avanti dal Centro Interdipartimentale Prodi, ma anche dal Dipartimento di Anatomia e Fisiologia dell’Apparato Locomotore, dal Dipartimento di Biologia Sperimentale e dalla Pediatria del Sant’Orsola".

L’intera settimana di informazione e sensibilizzazione sarà accompagnata da una maratona di raccolta fondi messa in onda sulla Rai, mentre sabato 25 e domenica 26 novembre le iniziative si trasferiranno negli stadi di calcio di serie A e di serie B, accompagnate dallo slogan Un goal per la ricerca.