Autore: a cura di Valerio Neri
Editore: Pàtron editore
Prezzo: 13 Euro
Kelen Selen, significa, alla lettera, "bella luna" ed è un’espressione usata spesso da Saffo, la poetessa greca dell’isola di Lesbo che visse tra il VII e il VI secolo a.C. Con questa formula "non si allude tanto alla bella luna – appunto – quanto al plenilunio. Ciò significa che quella luna può definirsi bella proprio in quanto è piena, proprio perché essa appare del tutto compiuta. La bellezza dunque coincide con una condizione nella quale non manca nulla. È bello ciò che è integro".
È questa una delle numerose tracce della nozione di bellezza recuperate nell’ultimo volume curato da Valerio Neri, docente di Storia della Tarda Antichità dell’Università di Bologna, dal titolo "Il corpo e lo sguardo. Tredici studi sulla visualità e la bellezza del corpo nella cultura antica" (Patron editore). Il libro raccoglie gli atti di un seminario bolognese organizzato a Bologna il 20 e 21 novembre 2003, e il contributo di numerosi studiosi ed esperti di arte, letteratura e, soprattutto, di storia antica.
Quella del bello è un’idea che sfugge alle definizioni rigorose e che anima da millenni il dibattito filosofico, poetico ed estetico. Ne è ben consapevole Neri, per il quale il libro non ha intenti esaustivi o enciclopedici, ma mira, piuttosto, a riaccendere la curiosità e l’interesse sul tema della bellezza con un approccio ed una riflessione sistematica di natura storiografica. Il punto di partenza è il grande valore che la bellezza del corpo, sia maschile che femminile. "All’interno della cultura antica, essa è indice di carisma politico ed etico religioso nella figura soprattutto del sovrano, è la manifestazione delle élites di una superiorità etico-sociale, è la rivelazione della presenza divina nel mondo". Si tratta di dimensioni diverse della bellezza che, insieme, ne fanno una delle grandi marche distintive delle culture antiche.
Seguendo questa traccia, il volume intreccia così, tra le altre, la questione della fisiognomica a quella della bellezza nel lessico della poesia greca arcaica; il famoso Canone di Policleto, misura per antonomasia della proporzione e della bellezza del corpo maschile; e ancora, i temi del piacere femminile e del volto dell’Imperatore a Roma. Per arrivare, infine, alla letteratura patristica e alla tradizione cristiana, paleocristiana ed alessandrina, con il saggio di Valerio Neri Forma e bellezza del corpo risorto nel cristianesimo alessandrino.