Komen Foundation anche a Bologna
Presentazione ufficiale il 6 dicembre in Santa Cristina (ore 18) per l’associazione impegnata nella lotta ai tumori al seno. A sostenerne i progetti di solidarietà anche ADDU, assieme a Fidapa e Soroptimist.
Una mini maratona in rosa avrà luogo anche a Bologna nell’autunno del prossimo anno. Si tratta dell’edizione bolognese della Race for the Cure, l’evento simbolo della Susan Komen Breast Cancer Foundation, fondazione americana nata dalla promessa fatta dalla giovane Nancy alla sorella Susan, prima che quest’ultima morisse a trentasei anni a causa di un tumore al seno. Per onorare quest’impegno Nancy nel 1982 ha costituito la fondazione con l’idea di rompere il silenzio e mobilitare una grande battaglia contro la malattia. Dal 2000 a Roma è nata la Komen Italia onlus che organizza la maratona rosa. E da oggi anche a Bologna.
Alla preside Maria Paola Landini e al prof. Vincenzo Eusebi, che da anni si occupa di neoplasie, il compito di spiegare gli ambiti di intervento dell’associazione. La Komen Foundation si propone di combattere il tumore al seno che purtroppo rappresenta la "principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni". Aggiornamento continuo degli operatori sanitari, supporto psicosociale e di riabilitazione per le persone che lottano contro la malattia, informazione e prevenzione sono i principali ambiti di intervento. Caratteristiche della fondazione – sottolinea inoltre Maria Paola Landini – sono il buon uso dei soldi e la trasparenza (il 75% dei fondi raccolti deve essere utilizzato a favore della causa) e l’efficienza organizzativa con i suoi 75.000 volontari.
Una presentazione ufficiale della Race for the Cure bolognese avrà luogo il 6 dicembre a Santa Cristina. Vi prenderanno parte tra gli altri, il presidente di Komen Italia Onlus, il prof. Riccardo Masetti, la presidente del Comitato d’onore romano Flavia Prisco Veltroni e numerosi membri del comitato d’onore bolognese, tra cui Ines Fabbro, Beatrice Draghetti, Adriana Scaramuzzino. "Abbiamo scelto Santa Cristina – spiega Carla Faralli - perché è anche un luogo simbolico per gli stretti legami tra Università e Comune, ma anche perché lì ha sede la Biblioteca delle donne, il Progetto elaborato dall'Associazione Orlando". Simboli certo, ma che si portano dietro significati profondi. E la professoressa non può non ricordare a questo punto la coccarda bianca che tutti i docenti hanno appuntato alla toga il giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico per manifestare la propria adesione alle iniziative contro la violenza alle donne.
"La giornata di presentazione in Santa Lucia – prosegue Carla Faralli - sarà anche l’occasione per presentare una raccolta di fondi destinati alla Komen". Come di consueto infatti l’ Associazione delle donne docenti universitarie (ADDU) promuove, in occasione del Natale, iniziative di solidarietà. Quest’anno saranno appunto destinati a questa iniziativa i fondi raccolti attraverso la vendita di alcuni gadget della Komen.