"La voce è l’elemento fondamentale, la voce è il corpo del poeta". Ed Enzo Minarelli lo dice con cognizione di causa. Non solo perché lui stesso è un poeta sonoro, ma soprattutto perché nella sua carriera di giramondo ha raccolto tutte le testimonianze registrate dei poeti che hanno sperimentato con la voce. Ha raccolto i futuristi, i letteristi francesi, le avanguardie degli anni sessanta e le novità più recenti. In tutto, 500 ore di poesia sonora, 250 ore di video-poesia e ancora dialoghi e confronti con artisti di tutto il mondo.
L’archivio sonoro di Enzo Minarelli diventa oggi un archivio pubblico. Lo potranno consultare gratuitamente tutti gli utenti della Biblioteca Sala Borsa (piazza Nettuno 3) e della Biblioteca del dipartimento di italianistica (via Zamboni 32). Il progetto, intitolato "La voce regina", sarà presentato ufficialmente lunedì 4 dicembre alle ore 21 presso la Sala scuderie della biblioteca sala borsa, dove Nanni Balestrini, Angelo Guglielmi, Niva Lorenzini, Enzo Minarelli, Roberto Pasquali ed Edoardo Sanguineti terranno a battesimo la piattaforma informatica che consente l’accesso al database di poesia sonora. L’interfaccia è semplice: c’è l’elenco alfabetico degli artisti, c’è un piccolo dizionario per capire il mondo della poesia sonora, c’è una sezione bibliografica internazionale sul settore, e, soprattutto, ci sono i file audio con le voce degli artisti. "In media – spiega Marinetti – venti minuti per ognuno dei 103 artisti presenti nel database".
"E’ un’iniziativa particolarmente originale – ha commentato Gian Mario Anselmi, direttore del dipartimento di italianistica e consigliere della fondazione Carisbo – un’iniziativa che esce dalla tradizione, indicando la strada verso l’acquisizione di un patrimonio del tutto particolare, la voce dei poeti". "Quello che presentiamo oggi – ha poi proseguito l’assessore comunale alla cultura Angelo Guglielmi – è un progetto importante perché crea qualcosa che prima non esisteva". "Il progetto La voce regina – conclude infine Roberto Pasquali dell’associazione Aipi – è rilevante anche perché rende pubblico un archivio storico che altrimenti avrebbe corso il rischio di deperire".
La voce regina è un progetto realizzato dall’associazione Aipi e dall’archivio 3Vitre di polipoesia, grazie al contributo di fondazione Carisbo, Comune, Università e Biblioteca sala borsa.