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Leggere i nostri classici

Sarà dedicato a Paolo Bollini, presidente e creatore dell'associazione culturale La Bottega dell'Elefante, recentemente scomparso, il ciclo di incontri sulle radici politiche della nostra letteratura.
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 "Leggere i nostri classici", l'iniziativa promossa e organizzata dalla Bottega dell'Elefante, prende le mosse dalla volontà di rileggere testi poco o mal frequentati della nostra storia letteraria, accorpandoli secondo prospettive inconsuete che consentano a tutte le tipologie di lettori una presenza attiva (in particolare agli studenti, agli insegnanti, ma anche ai semplici appassionati).

"Il progetto - spiegano gli organizzatori -fornisce un denominatore comune ai brani, dunque un’originale impostazione, in luogo di una ormai consueta abitudine a offrire il classico in modo decontestualizzato, come "spettacolino a sé"".

Non solo "lettura", quindi ma, si potrebbe dire "ricezione" – messa in primo piano del "ruolo del lettore". Quindi una discussione favorita da una figura professionale (critico, professore) che si offra come vero intermediario tra testo e pubblico, un "discussant" che sappia infondere negli intervenuti l’attitudine al dialogo sul testo in questione, la voglia di mettere a confronto la propria sensibilità con quella degli altri.

Il primo ciclo di letture (genn.-febb. 2007) intende ricercare le radici politiche della nostra letteratura ottocentesca. Seguendo la scorta di un grande maestro-lettore quale Ezio Raimondi di Letteratura e Identità nazionale e di Romanticismo italiano e romanticismo europeo, ci saranno quattro pomeriggi di lettura, dedicati ciascuno ad uno dei quattro autori che, attraverso le loro pagine, più acutamente hanno riflettuto sui concetti di tradizione, identità, società, etica della nazione italiana e sugli spesso angusti rapporti che gli intellettuali hanno instaurato con essa. 

L'impostazione del "lettore notevole" che tiene insieme i diversi contenuti è stata inoltre pensata anche come un omaggio indiretto e discreto al magistero esercitato per lungo tempo dal professor Ezio Raimondi, e ultimamente in modo lucidissimo proprio nel senso della stringente attualità di questi stessi testi.

Ogni pomeriggio di lettura dunque (17, 24, 31 gennaio, 7 febbraio 2007) prevede il coinvolgimento di un redattore che componga una semplice sceneggiatura includente due voci: quella, preponderante, dell’autore (De Sanctis, Leopardi, Manzoni, Nievo) e quella, minoritaria ma importante, del lettore illustre che lega e al contempo aiuta a comprendere i vari passaggi del testo; due attori della scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone; due relatori-discussant che introducono il testo e rispondono delle domande del pubblico.

Ecco il calendario, che si terranno in Aula Magna S. Lucia alle ore 17,30.

17 gennaio. Leopardi. "La tragedia dell’attenzione". Lettura del Discorso sopra lo stato presente de’ costumi degli italiani. Discussant: Emilio Pasquini e Carlo Galli.

24 gennaio. Manzoni. "La faticosa indagine della ragione". Lettura della Storia della colonna infame. Discussant: Salvatore Nigro e Maurizio Viroli.

31 gennaio. Nievo. "Lo sguardo sicuro della giovinezza". Lettura delle Confessioni di un italiano. Discussant: Gian Mario Anselmi e Roberto Balzani.

7 febbraio. De Sanctis. "L’Italia dee cercare sé stessa". Lettura della Storia della letteratura italiana. Chiude il ciclo Ezio Raimondi.