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Siglato un accordo di collaborazione scientifica tra l’Università di Bologna e quella di Isfahan in Iran

Il Prorettore dell’università iraniana e alcuni docenti di chimica, economia e storia hanno incontrato il Rettore Pier Ugo Calzolari per la firma di una convenzione tra i due Atenei.
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"Una collaborazione tra due grandi civiltà per promuovere amicizia e pace". Ha sintetizzato così l'accordo il pro Rettore dell'Università di Isfahan, città di arte e di architettura iraniana che lo scorso anno è stata anche capitale delle cultura islamica.

Un accordo molto importante, non solo perché l’Italia è il primo partner economico del paese, ma anche "perché gli intellettuali – ha proseguito il pro Rettore – possono avere un ruolo importantissimo nell’influenzare  persino la politica del proprio paese e nel creare un ponte di relazione tra Oriente e Occidente che passi attraverso una nuova visione che l’Oriente deve avere anche di sé stesso".

L'ateneo iraniano, nato 50 anni fa, ha oggi 10.000 studenti, di cui 2000 si stanno specializzando oltre la laurea di primo livello.

"Questi due gruppi rappresentano – ha detto Calzolari, indicando i docenti dei due atenei seduti attorno al tavolo – i prodotti di due diverse civiltà animati dalle stesso spirito di conoscenza approfondita dell’altro".

"Siamo ansiosi di conoscere - ha proseguito il Rettore - una parte del mondo rimasta finora così lontana. E oggi possiamo finalmente dire - ha concluso rivolgendosi ai docenti iraniani - che non vi consiederiamo solo colleghi (questo lo eravate già), ma amici. In quest’ottica faremo lavorare questa convenzione".

All'incontro hanno preso parte anche il Pro Rettore alle Relazioni Internazionali, Roberto Grandi, assieme alla dottoressa Giovanna Filippini del Diri e alcuni docenti che, grazie alla convenzione, svilupperanno progetti in comune con l'università iraniana.