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Le attività culturali di Casa Lyda Borelli

Si apre con la presentazione del libro "Tango e gli altri" di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli (il 23 marzo) il ciclo di incontri organizzato dalla Casa in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica.
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Con tutta probabilità oggi non sono in molti a sapere cosa significa "borellismo" oppure "borelleggiare". Il neologismo nato agli inizi del Novecento intendeva descrivere il fenomeno di imitazione che aveva scatenato nel pubblico femminile Lyda Borelli, attrice considerata erede di Eleonora Duse.Già celebre in teatro, interpretò il suo primo film nel 1913. Fu il cinema a consacrare al nascente divismo la sua posa da femme fatale dannunziana, la sua recitazione fatta di subitanei languori e di sguardi torbidi.

A lei è stata dedicata a Bologna, la Casa di riposo per artisti ed operatori dello spettacolo, nata per iniziativa di un grande impresario teatrale, Adolfo Re Riccardi e di un gruppo di artisti e scrittori che avevano dato vita ad una "associazione di previdenza fra gli artisti drammatici".

Accoglienza ma anche aggregazione e promozione culturale sono dei dictat scritti nello Statuto di Casa Borelli che organizza periodicamente eventi culturali per gli ospiti e la città.  Quelli di quest’anno organizzati con la collaborazione del Dipartimento di Italianistica prendono il via il 23 marzo, col la presentazione del libro Tango e gli altri, alla presenza degli autori Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli e con l’intervento del prof. Lamberto Trezzini, presidente di Casa Borelli, e Alberto Bertoni (Teatro delle Celebrazioni, ore 17).

Il 4 aprile ci si sposterà presso la Biblioteca San Genesio con la presentazione, sempre alle 17, del libro Politica e Pratica dello Spettacolo. Rapporto sul teatro italiano. Il dialogo con gli autori Lamberto Trezzini, Paola Bignami entrambi docenti presso il DAMS di Bologna, propongono un'analisi dei meccanismi organizzativi e produttivi che operano presso il settore delle arti rappresentate. Con gli autori saranno presenti Massimo Marino e Piero Ferrarini.

Il 20 aprile Lorenza Miretti e Francesca Florimbii parleranno delle Lettere inedite di Lidia a Giosue Carducci, coordinate da Paola Daniela Giovanelli, Particolarmente intenso e ricco di risvolti sentimentali e poetici fu il rapporto di Giosue Carducci con Carolina (Lina) Cristofori, come dimostrano le centinaia di lettere spedite dal poeta durante gli anni della loro relazione dal 1871 al 1878 circa e poi fino alla morte della donna avvenuta a Bologna il 25 febbraio 1881. Le missive carducciane hanno trovato rilievo scientifico grazie soprattutto all’Edizione Nazionale (nei volumi dall’VII al XII), mentre quelle femminili hanno subito un destino di dispersione e di oblio che le rende ancora oggi per la maggior parte sconosciute. Come racconta anche una nipote di Carducci, circa una quarantina di questi documenti furono donati da una delle figlie del poeta al proprio avvocato, Lorenzo Ruggi, noto personaggio bolognese del mondo del teatro, il quale alla propria morte le lasciò in eredità a «Casa Borelli», di cui era stato presidente. Per concessione ed espresso desiderio dell’attuale presidente di «Casa Borelli», prof. Lamberto Trezzini, è stata avviata la pubblicazione di tale epistolario nello studio editoriale del quale è impegnato da qualche tempo un gruppo di ricerca, guidato dalla prof.ssa Paola Daniela Giovanelli, che fa capo al Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna.

Gli appuntamenti si susseguiranno anche nel mese di maggio con tre incontri il 3 per la presentazione del volume Il tempo a teatro. Attori, drammaturgie, eventi dal Settecento all’età della regia (Biblioteca San Genesio ore 17), l’11 con la presentazione del libro Memo Benassi. Il 17 invece l’incontro avrà per tema L’epistolario Ruggi-Lopez conservato presso il Dipartimento di Italianistica. Dopo l’introduzione di Lamberto Trezzini ne parlleranno Paola Daniela Giovanelli e Lorenza Miretti. Saranno presenti le signore Mirella Arrabito Ruggi e Rosanna Ruggi, mentre a Laura Grossi spettarà il compito di interpretare alcune letture. (Biblioteca San Genesio ore 17).

Infine il 28 giugno, alle 21 al teatro delle Celebrazioni, verrà ospitata la Premiazione dei finalisti al XXV Concorso Nazionale di recitazione "Wanda Capodaglio". Il concorso, giunto alla sua 25° edizione, è rivolto agli allievi delle scuole di recitazione italiane. La giuria composta da personalità del mondo dello spettacolo, seleziona i partecipanti in base a uno o due brani che presentano a loro scelta. Nella serata si esibiranno i finalisti del concorso e poi verranno premiati i primi tre attori selezionati.