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Il professore Carducci

Apre al pubblico la mostra, curata dall'Archivio storico e inaugurata dal Presidente Napolitano, venerdì 16 marzo. C'è tempo fino al 29 giugno per visitarla. 
Il Professore Carducci

I compiti in classe di Giovanni Pascoli, suo allievo, con tanto di correzioni. E i racconti delle sue studentesse. Oda Montanari fu una delle poche donne a presentersi da lui a lezione. La gelò: "Secondo me lei ha sbagliato porta". Eccolo, il professor Carducci. Il poeta, il Vate della Terza Italia, raccontato quando saliva in cattedra all'Università di Bologna.

La mostra, allestita in Aula Carducci via Zamboni 33 da Gian Paolo Brizzi, direttore dell'Archivio storico dell'Alma Mater, con la collaborazione di Paola Dessì, Daniela Negrini e Pier Paolo Zannoni, è stata inaugurata il 16 marzo alla presenza del presidente Napolitano. Ora apre al pubblico.

Il luogo (via Zamboni 33), è lo stesso in cui Carducci  teneva le sue lezioni e che ha conservato anche negli arredi l’ambientazione del tempo. Persino le tende sono state rifatte secondo il modello del tempo e affidate allo stessa tapezzeria che le realizzò al tempo di Carducci.

L'esposizione, unica tra le numerose manifestazioni dedicate al poeta, che parla di Giosuè Carducci "professore". Un aspetto finora poco noto ma molto significativo, se si pensa quanto meno alla durata della carriera di Carducci-docente, ben 45 anni. Una carriera importante, in cui compiti "gestionali" nel governo della Facoltà di Lettere (di cui è stato anche preside) si sono affiancati a compiti quotidiani di insegnamento. Lettere, documenti ufficiali, diari, ma anche i "compiti in classe"  e le correzioni del Maestro, la corrispondenza con gli allievi più promettenti, come Severino Ferrari.

"Carducci era un professore severo, anche burbero nei modi, ma capace di rivedere i suoi giudizi" – afferma il prof. Gian Paolo Brizzi, curatore della mostra – "e che riesce a instaurare buoni rapporti con i giovani, fino a vantarsi di avere vinto a carte contro un suo studente, soprannominato "invincibile", oppure a far finire in scherzo la pesante minaccia ("non ti darò la tesi") a un giovane che non sapeva tradurre un lemma dalla lingua provenzale: "non la so neppure io!", ammise dopo che lo studente si era dichiarato sconfitto".

La mostra, che fa parte delle iniziative promosse dal Comitato congiunto Comune e Università di Bologna.

Orario di apertura al pubblico: 9.00-13.00 dal lunedì al venerdì, fino al 29 giugno.


Per informazioni Archivio storico Università di Bologna tel. 051 238602