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"Da Prodi parole di forte legittimazione allo statuto dello studio all'estero"

Aprendo la seconda giornata di "Venti di Erasmus", il Pro Rettore Grandi riprende la proposta lanciata ieri dal Presidente del Consiglio di rendere obbligatorio un periodo di sei mesi di studio all'estero: auspicio e stimolo importante per il futuro
Roberto Grandi e Nando Dalla Chiesa

Ieri, dall'Aula Magna di Santa Lucia era arrivata la proposta del Presidente del Consiglio Romano Prodi: rendere obbligatorio in tutti i corsi universitari un periodo di sei mesi di studio all'estero.

Questa mattina, aprendo la seconda giornata di celebrazioni per il ventennale del programma Erasmus, il prof. Roberto Grandi, Pro Rettore alle Relazioni Internazionali dell'Alma Mater, riprende quella proposta e la pone al centro dei lavori in programma, come stimolo e obiettivo. "La proposta del Presidente Prodi - spiega - non si pone tanto come un progetto immediato, ma è un auspicio e soprattutto uno stimolo importante. Una frase come quella ascoltata ieri, arrivata dalla voce del Presidente del Consiglio, rende lo statuto dello studio all'estero una parte integrante del percorso formativo, sono parole di forte legittimazione. Da oggi, in carenza sono i percorsi che non hanno intregrato al loro interno questa possibilità".

Guardando all'obiettivo fissato dall'Europa per il 2012 che prevede di far crescere fino a tre milioni il numero di studenti partecipanti al programma Erasmus, allora, diventa importante farsi trovare preparati, anche considerando il recente lancio del Lifelong Learning Programme.

Le parole del Pro Rettore Grandi sono confermate anche dall'intervento di Nando Dalla Chiesa, Sottosegretario al Ministero dell'Università e della Ricerca. "L'intervento del Presidente Prodi - ha sottolineato -  apre un orizzonte grandioso che disegna già un'altra università e soprattutto invita a una maggiore e sempre più intensa cooperazione tra le università di tutti i Paesi europei".