La Komen Foundation lancia anche a Bologna la Race for the cure

Una festa speciale con grandi e bambini. Un percorso cittadino per atleti professionisti e per dilettanti, organizzato per festeggiare le donne operate che hanno vinto la malattia, ma anche per promuovere la prevenzione, raccogliere fondi e aiutare chi affronta un tumore del seno.

Nate dalla promessa fatta dalla giovane Nancy alla sorella Susan, prima che quest’ultima morisse a trentasei anni a causa di un tumore al seno, la Komen Fondazione si occupa dal 1982 di dare battaglia alla malattia.

"Dal 2000 a Roma è nata la Komen Italia onlus, la prima affiliata internazionale – ha spiegato la professoressa Carla Faralli, nel presentare l’edizione della race bolognese - che organizza la propria maratona rosa".  Sono stati 34.000 i partecipanti all’edizione romana di quest’anno, l’ottava, che si è svolta il 20 maggio. E quest’anno è stata la prima volta anche di Bari, che ha portato in strada 3500 persone. 

Al prof. Masetti, oncologo di Roma e presidente della Komen onlus Italia, il compito di illustrare invece l’impegno e la trasparenza che contraddistingue l’operato della Fondazione. "Diversi gli ambiti – spiega Masetti – primo tra tutti quello della formazione permanente dei medici e degli operatori sanitari per equiparare i centri di eccellenza a tutti gli altri centri". Poi la promozione delle prevenzione perché "con diagnosi precoci – ha proseguito Masetti, - è possibile oggi guarire in moltissimi casi e farlo con interventi poco invasivi". E ha raccontato il caso di trenta specialisti che regalano tramite la Komen giornate del proprio lavoro per fare screening gratuiti soprattutto a donne emigrate che non si sottopongono a periodici controlli.
 
La Komen è inoltre impegnata nella raccolta dei fondi. In questo ambito Masetti ha ricordato l’impegno delle poste italiane per la creazione di un francobollo con una piccola sovratassa da devolvere all’associazione e la collaborazione di aziende, anche in competizione tra loro, che si uniscono per la causa sociale.

Il professore simbolo della giornata bolognese sarà il prof. Vincenzo Eusebi, che da anni si occupa di neoplasie al Dipartimento Clinico di Scienze Radiologiche e Istocitopatologiche dell'Ospedale Bellaria. Al circolo Dozza invece spetta il compito di organizzare il percorso.

Sul sito della Komen è già possibile iscriversi alla gara, ma anche in ateneo saranno organizzati, presso le Facoltà e l’Amministrazione centrale, alcuni punti di raccolta per le iscrizioni.