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Calzolari approva il patto del Governo per l’efficienza e la meritocrazia degli Atenei

Bilanci a posto e i migliori risultati nella didattica e nella ricerca saranno fondamentali per l’assegnazione di fondi agli atenei virtuosi. E’ la proposta dei ministri Mussi e Padoa Schioppa accolta con viva soddisfazione in ateneo.
Rettore

Per il Rettore Pier Ugo Calzolari il Patto Mussi- Padoa Schioppa sfonda una porta aperta. L'Ateneo di Bologna accetta infatti la proposta del patto del Governo che potrebbe essere applicato già nel 2008 . E il Rettore afferma "qualunque siano i parametri utilizzati, noi siamo largamente sopra le medie nazionali".

L’Alma Mater si aspetta quindi ragionevolmente una fetta di quei 350 milioni che il Governo prevede di assegnare alle università  più virtuose. L'Alma Mater, ne è sicuro Calzolari, è fra queste.

Nel documento ministeriale si fa cenno anche all'aumento del tetto per la tassazione dal 16 al 25%, con il vincolo però a utilizzare almeno il 50% delle nuove entrate per interventi a favore di studenti, ricerca e didattica. "Se adottato nelle forme socialmente corrette- valuta Calzolari- e' un provvedimento di ampio respiro". Ma per il prossimo anno gli studenti dell’Alma Mater possono stare tranquilli. "L'università non ha dismesso l'ipotesi di far pagare di più gli studenti che se lo possono permettere- afferma il Rettore- ma abbiamo deciso di posporre il provvedimento all'analisi di tutte le possibili risorse su cui far leva". Dunque, così come aveva già promesso un mese fa, Calzolari assicura che fino al 2008-2009 di aumento delle tasse non si parla.

"Finalmente viene premiata la linea del rigore", è dunque il commento sulla proposta Mussi da parte del Rettore. E "la viva soddisfazione" dell'Alma Mater deriva non solo dal fatto che "la proposta di Mussi coglie un aspetto fondamentale da sempre ignorato nelle valutazioni esterne". Ha sicuramente un effetto anche all'interno degli organi accademici bolognesi. Calzolari, solo pochi mesi fa, aveva lanciato l'allarme sullo stato dei conti dell'Ateneo. "Allora non fui compreso", afferma il Rettore, mentre oggi la proposta di Mussi "legittima e compensa molte incomprensioni che l'Università ha avuto negli ultimi tempi, per la volontà di mantenere i conti in ordine, a fronte di difficoltà senza uguali in passato. Siamo gratificati- continua Calzolari- perché corrisponde alle scelte politiche che l'Ateneo ha assunto e adottato sistematicamente".

Secondo la classifica stilata dal Ministero dell'Economia insieme a quello dell'Università, che considera la percentuale che lega la spesa del personale al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), l'Alma Mater si attesta sull'83,4%, seguita da Padova con l'84,8%; tutte le altre grandi università sforano invece il tetto del 90%. In altre parole, traduce i numeri Calzolari, "siamo il mega-ateneo italiano che spende meno. E non è un risultato venuto a caso- precisa il Rettore- ma frutto di un lavoro intensissimo, complesso, che ha avuto anche risvolti pedagogici", vista la "mentalità" diffusa tra accademici che considerano "il bilancio come un aspetto secondario".

Calzolari ribadisce poi che il rigore nel bilancio l'Alma Mater lo applica da tempo, in particolare con l'approvazione di recente delle 12 misure finanziarie strutturali. "In questi mesi- ricorda il Rettore- abbiamo sviscerato il bilancio e nel 2008 sentiremo già l'immediato vantaggio di queste misure": in particolare, "l'accensione di mutui per ristrutturazioni, un primo taglio delle giacenze e l'arrivo della Tesoreria unica centrale". Sul bilancio, dunque, "abbiamo raggiunto risultati soddisfacenti e non abbiamo debiti": il tetto imposto per legge fissa l'indebitamento sulla spesa di gestione per gli Atenei al 15%, mentre l'Alma Mater è ferma all'1,7 per mille.