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Biofuels Italia: la piattaforma tecnologica italiana biocarburanti

È stata presentata presso l’Università di Bologna davanti a una platea di 300 persone la Piattaforma Tecnologica nazionale Biofuels Italia. Al lancio della piattaforma italiana sui biocarburanti sono intervenuti il ministro De Castro e l’On. Vittorio Prodi, che hanno plaudito alla nascita dell’iniziativa.
Presentazione Biofuels (Foto Schiassi)

Mentre l’Unione Europea si appresta a definire una politica comunitaria condivisa in materia di biocarburanti, in un contesto di preoccupazione per i danni causati all’ambiente dalle emissioni di CO2, l’Italia entra nel dibattito con la creazione della piattaforma tecnologica Biofuels Italia che riunisce quasi un centinaio di enti tra cui le principali aziende di idrocarburi e automobilistiche, centri di ricerca e associazioni di categoria.

Biofuels Italia, istituita di recente quale sezione italiana della European Biofuels Technology Platform varata l’8 Giugno 2006 dalla Commissione Europea, intende promuovere l’uso di biocarburanti in Italia. Per farlo, la piattaforma ha riunito al suo interno l’intera filiera di produzione dei biocarburanti: dagli agricoltori ai produttori di etanolo e biogas agli utilizzatori. Sostenibilità delle filiere di produzione, i tipi di coltura più idonea su cui puntare in Italia nel breve e nel lungo termine, la ricerca di soluzioni capaci di incrementare la resa di biocarburanti diminuendo l’impatto ambientale sono alcuni dei temi sui quali si stanno concentrando gli esperti italiani riuniti nella piattaforma.

Scopo della piattaforma è rispondere agli obiettivi dell’Unione Europea nel campo dei combustibili e, parallelamente, contribuire in maniera forte alle esigenze ambientali. "Dal punto di vista ambientale, in tempi di allarme per il cambiamento climatico, lo sviluppo dei biocarburanti riveste un ruolo chiave a livello italiano ed europeo, per il sequestro e il contenimento dei gas clima alteranti" spiega Gianpietro Venturi, professore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali dell’Università e presidente della Piattaforma "Non esiste una sola forma di bioenergia, ma tante, adattabili alle singole situazioni. La piattaforma sarà utile per definire quali siano le forme migliori per il contesto italiano e stabilire priorità, rappresentando un interlocutore unico per politici e decisori".

Per raggiungere i propri obiettivi, la piattaforma promuove la ricerca relativa allo sviluppo di filiere competitive, eco-compatibili e in grado di creare un mercato sostenibile per la produzione e l’uso di biocarburanti per autotrazione, macchine agricole e motopesca, attraverso l’emanazione di linee guida, l’integrazione di studi di sistema, la promozione di programmi di ricerca e il coordinamento di attività di divulgazione. Ed è proprio di sensibilizzazione su questi temi che c’è necessità secondo il ministro Paolo de Castro. Secondo il ministro l’Italia ha cercato di creare le condizioni per favorire la partecipazione del paese all’avventura delle energie rinnovabili e si è dotata di un quadro chiaro di politiche nel settore. È ora tempo di coinvolgere direttamente i cittadini e di far crescere il senso di partecipazione.

Vittorio Prodi ha sottolineato come la neonata piattaforma potrà contribuire al raggiungimento della quota – che sarà presto resa obbligatoria - di biocarburanti nei combustibili. La Commissione Europea vede nei biocarburanti uno degli assi portanti della politica energetica e ambientale. Già nel 2003 l’Europa si era posta l’obiettivo di sostituire nel 2005 e nel 2010 rispettivamente il 2% e il 5,75% dei combustibili per il trasporto su strada con biocarburanti. Nel 2007, nonostante i risultati non particolarmente entusiasmanti, ha rilanciato puntando al 10% entro il 2020.

L’Italia è ancora lontana da questi obiettivi e nel 2005 aveva raggiunto una percentuale media di incorporazione dello 0,46%. L’euro parlamentare ha inoltre evidenziato come sia necessario partire a piccoli passi, puntando ad esempio sui residui sia agroalimentari che forestali e ha ipotizzato, analogamente a quanto viene fatto per l’energia elettrica, la creazione di certificati verdi per il gas prodotto da rifiuti. Gli scopi della piattaforma italiana sui biocarburanti sono in questo senso particolarmente vicini alle Direttive sui rifiuti e sulla protezione del suolo: fonti di biocarburanti potrebbero proprio essere i rifiuti, ma anche le biomasse recuperate nei boschi nell’ambito delle attività di gestione del territorio.

I lavori, aperti dal professor Pier Ugo Calzolari - Rettore dell’Università di Bologna – sono stati moderati da Gianpietro Venturi, presidente della Piattaforma e da Andrea Segré, Preside della Facoltà di Agraria, Università di Bologna.