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L'Università di Bologna arriva su Marte

La sonda Phoenix, atterrata pochi giorni fa sul pianeta rosso, porta a bordo un sensore, elaborato dalla Decagon Devices in collaborazione con Marco Bittelli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e Associate fellow dell'Istituto di Studi Avanzati dell'Università di Bologna
Pochi giorni fa, è atterrata su Marte con successo la nuova sonda statunitense Phoenix. A bordo il sistema TECP (Thermal and Electrical Conductivity Probe), sviluppato dal gruppo statunitense della Decagon Devices in collaborazione con Marco Bittelli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e Associate fellow dell'Istituto di Studi Avanzati dell'Università di Bologna.

Douglas R. Cobos, responsabile della Decagon Devices, recentemente ospite del dott. Bittelli in un incontro dell'Istituto Studi Avanzati, ha spiegato che la missione Phoenix ha la finalità di studiare il suolo del pianeta e di verificare la presenza di acqua e conseguentemente l'esistenza di forme di vita su Marte.

La sonda è dotata di un sistema per misurare le caratteristiche fisiche del suolo in situ. In particolare, il sistema di indagine TECP è in grado di misurare le proprietà termiche (temperature, conduttività termica e capacità termica), elettriche (conduttività e costante dielettrica) e atmosferiche (umidità relativa e velocità del vento) del suolo. Tale sistema, sviluppato in collaborazione con l'Università di Bologna, costituisce una novità di portata eccezionale. E' la prima volta che arriva su Marte un sensore che possa raccogliere dati di questo tipo e che possa fornire risposte alla fatidica domanda della vita su Marte.

Come ha sottolineato il Direttore dell’Istituto di Studi Avanzati, Dario Braga, questo episodio si aggiunge ai tanti segnali di grande vitalità della ricerca scientifica nel nostro Ateneo. Ancora una volta l’Università di Bologna dimostra di poter contare su una leva di ricercatori universitari, come Marco Bittelli, che portano avanti ricerche innovative di rilievo internazionale e fanno conoscere il nome e il valore dell’Alma Mater all’estero.