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Nasce "Carocibo" un nuovo indicatore per misurare gli incrementi della spesa alimentare

Cresce la spesa a Bologna. Ci vogliono 7,34 euro in media al giorno per l’alimentazione di un uomo adulto. A livello nazionale 6,77 euro. E' quanto emerge da uno studio della Facoltà di Agraria.
carrello spesa

Negli ultimi dodici mesi a Bologna è salita da 6,93 euro a 7,34 euro la spesa per una dieta giornaliera che assicura 2.300 calorie, quantitativo compatibile con le esigenze di un uomo adulto. Nel settembre scorso rispetto al dato medio nazionale (6,77 euro) a Bologna si riscontra un maggior costo dell’8,4%. Il tasso di crescita rispetto a settembre 2007 è invece sostanzialmente allineato con quello nazionale: +5,92% a Bologna, +5,95% nella media italiana.

Si tratta comunque di tassi di crescita decisamente superiori a quello dell’indice Istat dei prezzi al consumo per l’intera collettività, che è aumentato da settembre 2007 a settembre 2008 del 3,8%. Questi dati emergono da uno studio condotto in collaborazione tra la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Last Minute Market, spin-off accademico dell’Università di Bologna, ed Econometrica, società di studi economici e comunicazione.

Analizzando l’andamento dei prezzi per i prodotti che compongono la dieta, la crescita maggiore a Bologna è quella della pasta, che ha subito un incremento del 25%. Come è noto, l’aumento del costo della pasta è legato alla crescita del prezzo del grano, che ha determinato anche un incremento del costo del pane che è stato tuttavia, negli ultimi 12 mesi, molto più contenuto di quello della pasta in quanto ha toccato l’8,65%. Un incremento superiore a quello del pane ha avuto il riso (+9,05%). Meno del pane sono invece cresciuti il latte (+7,91%) e il formaggio (+7,82%), seguiti dai pomodori pelati (+7,38%), dalla frutta (+7,28%), dai biscotti (+6,32%), dal caffè (+4,93%), dal vino (+4,87%) e dalla carne bovina (+4,62%). Tutti gli alimenti fin qui citati hanno avuto incrementi superiori a quello dell’indice nazionale dei prezzi al consumo. Crescite inferiori al tasso di inflazione hanno invece l’insalata (+3,45% ), l’acqua minerale (+2,41%) e l’olio extravergine di oliva (+0,06%), mentre il prezzo dello zucchero è rimasto stabile.

L’obiettivo dello studio studio condotto da Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Last Minute Market ed Econometrica è quello di determinare ed aggiornare con cadenza mensile un indicatore (carocibo) che consenta di monitorare sia l’entità che gli incrementi nel tempo della spesa alimentare, facendo riferimento ad una dieta tipo costruita sulle necessità quotidiane di un uomo adulto. Al fine di consentire confronti sul piano territoriale, l’indicatore viene elaborato sia a livello nazionale che a livello di capoluoghi di regione.

Carocibo è stato determinato prendendo in considerazione una dieta elaborata da Alessandra Bordoni, nutrizionista del Dipartimento di Biochimica "G. Moruzzi" dell’Università di Bologna. La supervisione scientifica è stata assicurata da Luca Falasconi, economista agroalimentare  del Dipartimento di Economia ed Ingegneria Agrarie, da Gian Primo Quagliano, presidente di Econometrica e da Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e presidente di Last Minute Market. Le elaborazioni sono state eseguite da Sabina Morganti e da Anastasia Scotto.