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Vening Meinesz Medal alla prof. Susanna Zerbini

Per la prima volta ad un italiano. La Vening Meinesz Medal, importante riconoscimento scientifico internazionale, viene assegnata alla prof. Susanna Zerbini per i suoi studi nel campo della Geodesia.
Medaglia Forma, dimensioni della Terra ed il suo campo di gravità. Qualcuno potrebbe essere indotto a pensare, ingannato magari dal ricordo sbiadito del vecchio libro di Scienze del liceo, che si tratti di dati complessi da ricavare, ma in definitiva acquisiti e in un certo qual modo immutabili. Nulla, invece, è più lontano dalla verità.

"La Geodesia (la disciplina scientifica che se ne occupa appunto) è una scienza estremamente dinamica ed in forte evoluzione, grazie, in particolare, allo sviluppo della tecnologia spaziale. Infatti, oggi, si parla essenzialmente di risultati forniti dalla geodesia spaziale. La Geodesia fornisce la base per la maggior parte delle osservazioni della Terra così come osservazioni di cruciale importanza per lo studio dei cambiamenti della geometria, del campo di gravità e della rotazione della Terra. Tutte queste variazioni sono correlate a trasporto di massa nel "Sistema Terra" ed alla dinamica del sistema. Quindi la Geodesia ha un ruolo fondamentale nel soddisfare molti dei requisiti delle osservazioni per lo studio del cambiamento globale e delle osservazioni che supportano gli studi del "sistema Terra".

Parola di Susanna Zerbini, docente dell’Alma Mater e nuova titolare della Vening Meinesz Medal per il 2009. La prossima primavera, infatti, nel corso di un importante incontro internazionale a Vienna, la E.G.U (European Geosciences Union) le conferirà una medaglia sulla quale è raffigurato il volto di Vening Meinesz, studioso che si è occupato in particolare di studiare la gravità. E’ la prima volta che il riconoscimento viene attribuito ad uno studioso italiano. Istituita nel 1998 dalla Divisione di Geodesia dell’EGU, la medaglia, attribuita annualmente, è stata infatti assegnata in questa decade a studiosi europei e americani. Da molti anni la prof. Zerbini si dedica a questi studi. In particolare, ha coordinato i primi progetti finanziati dall’Unione Europa volti allo studio delle variazioni del livello medio del mare nell’area Mediterranea. Nell’ultima decade ha istituito una rete di stazioni GPS permanenti per il monitoraggio delle deformazioni del suolo, in particolare le variazioni di quota, nell’area Adriatica settentrionale che è notevolmente affetta dal fenomeno della subsidenza.

"Sul tetto del dipartimento di Fisica, a Medicina, a Loiano, presso il mareografo di Trieste e presso quello di Marina di Ravenna sono state collocate 5 stazioni permanenti GPS, in grado di trasmettere dati dai quali si possono derivare, tra le altre, informazioni sulla variazione di quota del suolo" ci racconta. E ci spiega che la subsidenza è un fenomeno che necessita di essere monitorato e studiato con attenzione poiché solo da quando sono disponibili stazioni GPS permaneneti è possibile disporre di serie di dati continue. "Questo è un fenomeno che caratterizza fortemente il nostro territorio provocando danni, ad esempio, al patrimonio edilizio ed alle infrastrutture con le implicazioni socio-economiche che ne conseguono", conclude.

La finalità pratica di questo tipo di indagini geodetiche ha consentito alla Prof. Zerbini di acquisire e sviluppare presso il Dipartimento di Fisica progetti finanziati da Enti pubblici e privati quali Agip, Ispra ed il Consorzio Venezia Nuova, che attraverso contratti pluriennali si servono dell’equipe di studiosi dell’Alma Mater per studi e rilevazioni territoriali.