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Donne e bambini negli obiettivi del millennio

La Facoltà di Statistica ospita la presentazione del Rapporto Unicef 2009 sulla salute materna e neonatale. Presenti, tra gli altri, il Rettore Pier Ugo Calzolari, la Preside Angela Montanari, la Presidente del comitato provinciale dell’Unicef Lea Boschetti e gli assessori Giuseppe Paruolo e Simona Lembi.
Copertina Rapporto

Nei paesi in via di sviluppo avere un figlio resta uno tra i più gravi rischi per la salute delle donne. Una donna di un paese meno sviluppato è 300 volte più esposta al rischio di morire nel corso della vita a causa di complicazioni dovute alla gravidanza o al parto di una donna che vive in un paese industrializzato. Per un bambino nato in un paese in via di sviluppo la probabilità di non superare il primo mese di vita è 14 volte più alta rispetto a quella di un bambino nato in un paese industrializzato. Sono alcuni dei dati del Report 2009 dell’Unicef che, dopo una presentazione italiana a Roma, sarà quest’anno protagonista di un incontro, martedì 10 marzo alle 15, presso la Facoltà di Scienze Statistiche

"E’ la prima volta – spiega Aurora Angeli, docente di Demografia – che la Facoltà ospita questa presentazione, e questa è anche l’occasione per sottolineare l’importanza dell’approfondimento di queste tematiche. Tra l’altro le ricerche sulle popolazioni in via di sviluppo rientrano da tempo tra gli interessi degli studiosi di via Belle Arti 41".

"La vita delle persone – prosegue la docente – è influenzata da molti fattori che si possono rintracciare nella vita economica, sociale e culturale e che sono interrelati tra loro".

Entra nello specifico dell’edizione 2009 del rapporto Lea Boschetti. "Nell’edizione di quest’anno si mette in evidenza la connessione tra la salute e la vita delle mamme e dei loro neonati e si forniscono indicazioni per colmare il divario tra paesi ricchi e poveri".

"Le differenze che ancora riscontriamo nella salute materna e infantile - prosegue la professoressa Angeli -  sono infatti strettamente collegate alla disuguaglianza economica tra le varie regioni del mondo e il Rapporto conferma come molti paesi sviluppati, formalmente impegnati nell’aiuto ai paesi poveri, in realtà non sempre rispettino pienamente tali impegni".

Mentre i paesi in via di sviluppo hanno compiuto in anni recenti progressi notevoli nell’aumentare il tasso di sopravvivenza dell’infanzia, si sono evidenziati meno progressi nel ridurre la mortalità materna.

"Malawi e Niger - racconta Lea Boschetti – hanno, per esempio, quasi dimezzato il tasso di mortalità infantile sotto i cinque anni, tra il 1990 e il 2007. In Indonesia il tasso di mortalità sotto i cinque anni è sceso a quasi un terzo rispetto al 1990 e in Bangladesh è diminuito di oltre la metà".

Ma non ci sono stati analoghi progressi nella salute delle madri. "Ogni anno oltre mezzo milione di donne muoiono a causa di complicazioni relative alla gravidanza e  i rischi per i neonati nei primi 28 giorni rimangono vertiginosamente alti"- aggiunge Lea Boschetti.


"Lavorare su queste temi – conclude Aurora Angeli - è importante per meglio comprende le dinamiche sociali e le condizioni di vita della popolazione di molte aree del mondo. In un quadro di globalizzazione questi andamenti riguardano tutti i paesi, incluso il nostro. Le differenze nella crescita demografica e i divari economici che ancora separano i paesi del Nord e del Sud del mondo contribuiscono ad esempio ad alimentare flussi di migranti sempre più consistenti che in alcune paesi di destinazione (Italia inclusa) stanno fronteggiando gli effetti del surplus di decessi rispetto alle nascite".  

Significativa la presenza in apertura del convegno delle autorità accademiche e istituzionali per sostenere l’impegno alla sensibilizzazione verso comportamenti e politiche coerenti con gli obiettivi del millennio.  

Alla illustrazione del Rapporto 2009, che sarà affidata a Laura Baldassarre del Comitato italiano Unicef, seguiranno alcuni interventi di Aurora Angeli docente di Demografia, Anna Maria Gentili, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa e Corrado Melega Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’AUSL. Il prof. Luigi Guerra, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione coordinerà la discussione.