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La mappa delle emozioni: una Bologna inedita sul web

Dal Laboratorio Mappe Urbane dell'Istituto Gramsci nasce un nuovo strumento web: si chiama Percorsi Emotivi, è un geoblog multiutente aperto che regala la possibilità di condividere i luoghi della città legati alle proprie emozioni più diverse. Dalle strade e dalle piazze fino al web, tutti possono creare la mappa emotiva di Bologna
Percorsi Emotivi

Un luogo, una strada, una piazza, o anche solo una panchina: un punto qualsiasi della città. Non importa il dove, perché il dove può essere ovunque. Quello che importa è cosa in quel luogo è successo: quale ricordo, quale emozione è capace di dargli una forma unica, distinta, personale.

Ognuno di noi è legato a singoli posti, spazi che evocano ricordi differenti, a volte contrastanti. Ognuno di noi ha la propria, unica, singolare città. Le città di ognuno oggi possono essere create e condivise sul web grazie a Percorsi Emotivi, un nuovo strumento nato dal lavoro del Laboratorio Mappe Urbane, gruppo di ricerca dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna.

"Sappiamo quanto sono importanti oggi le pecezioni della realtà, sono punti di vista che finiscono per incidere anche più della realtà vera e propria", dice il presidente della Fondazione Istituto Gramsci Gian Mario Anselmi. "Il nostro lavoro - aggiunge Matilde Callari Galli, responsabile del Laboratorio Mappe Urbane - si è concentrato sulla ricerca di forme di partecipazione che permettano a coloro che abitano la città di conoscerla meglio e allo stesso tempo di partecipare attivamente alla creazione di nuove identità".

Percorsi Emotivi è un geoblog multiutente aperto. Al centro c'è una mappa del territorio, quella messa a disposizione da Google Maps, attraverso cui esplorare la città, partendo da una visione complessiva e zoomando fino ai più piccoli vicoli del centro storico. Poi c'è una piattaforma blog: ognuno può registrarsi al sito e, una volta individuato sulla mappa il punto in cui emerge l'emozione che si vuole condividere, si può scrivere una nota di commento oppure aggiungere un'immagine, una fotografia, un video, per spiegare che cosa è successo, qual è il ricordo che rende quel luogo vivo e speciale. Il risultato è una mappa condivisa delle singole emozioni che ognuno lega ai luoghi della città. L'hanno chiamato digital storytelling urbano polifonico.

Sei sono le categorie in cui è possibile incanalare le emozioni, ognuna rappresentata sul sito da una emoticon di colore diverso. Ci sono i ricordi del passato, la nostalgia e ci sono le testimonianze, le opinioni e le denunce; ci sono le speranze, i desideri e le scoperte, le emozioni inattese; ci sono la gioia, la bellezza, l'empatia e non mancano la paura, l'insicurezza. La mappa emotiva della città nasce nelle strade, nelle piazze e si sposta sul web: regala un quadro inedito di Bologna, pulsante, in movimento continuo.