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Nuova offerta formativa approvata dal Senato

Aumentano i corsi interamente in lingua inglese. In totale saranno 222 i corsi (lo scorso anno erano 223), di cui 4 le nuove attivazioni
studenti

I corsi di laurea internazionali interamente in inglese passano da otto a dieci, ai quali si aggiunge, altra novità di questo anno accademico, un indirizzo, anch’esso totalmente in lingua inglese, di un corso tradizionale.

Più in generale l'offerta formativa 2009-10 vede l'introduzione di quattro i corsi di laurea totalmente nuovi. In totale saranno 222 i corsi attivati a fronte dei 223 del 2008.

Dei dieci corsi in inglese i due nuovi sono: Economics and markets policy (Facoltà di Economia, sede Rimini), e Civil engineering (Facoltà di Ingegneria di Bologna), entrambe lauree magistrali. Nuovo anche l’indirizzo in Electronics and communication science and technology della laurea magistrale in Ingegneria elettronica di Bologna.

Sette dei dieci corsi internazionali si concludono invece con titoli congiunti o multipli, rilasciati cioè insieme ad altre università straniere. Si va dalla Carnegie Mellon Univesity di Pittsburgh (Usa) a Paris-Nanter, agli atenei di Monaco, Vienna, Berlino, Cracovia, Bergen, Helsinki, Valencia, Barcellona, Budapest, ecc. Fiore all’occhiello l’accordo per la laurea a doppio titolo con la prestigiosa Columbia University di New York per il neonato corso in Civil engineering.

Quest’ultimo è anche uno dei quattro corsi sui 222 introdotti completamente ex-novo. Gli altri tre sono: la laurea di primo livello per Operatore giuridico italo-francese (Giurisprudenza Bologna), che conferisce un doppio titolo con Paris-Nanterre; Management delle attività motorie e sportive (Scienze motorie Rimini); e Ingegneria dei sistemi edili e urbani (Ingegneria Bologna – sede Ravenna).

I corsi a numero programmato saranno 24, dei quali 20 definiti a livello locale e 4 nazionale. Tra i locali si segnala per la prima volta la laurea per Educatore nei servizi per l’infanzia (Scienze della formazione, Bologna).

Due infine i corsi approvati, nonostante non raggiungessero la soglia minima di immatricolati richiesta da ateneo e ministero. Si tratta di Scienze ambientali e di Tecnologie per la conservazione e il restauro, entrambi di Scienze (il secondo insieme a Conservazione dei beni culturali) ed entrambi a Ravenna. Per questi infatti, lo stesso Nucleo di valutazione (l’organismo esterno di controllo della qualità dell’ateneo) presieduto dal prof Gilberto Muraro dell’Università di Padova, ha riconosciuto uno speciale interesse strategico sia sul piano didattico che geografico, prevalente sullo scarso appeal finora riscontrato.