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Classifica Censis-Repubblica: l'Alma Mater quattro volte prima

Nella rilevazione annuale degli atenei italiani l'Università di Bologna è al primo posto con le facoltà di Medicina veterinaria, Psicologia, Scienze politiche "Roberto Ruffilli" e Scienze statistiche. Al terzo posto Farmacia. E nella classifica per istituti l'Alma Mater è seconda tra i "mega-atenei"
Università di Bologna - Cortile d'Ercole

Primi in Italia con le facoltà di Medicina veterinaria, Psicologia, Scienze politiche "Roberto Ruffilli" e Scienze statistiche. La classifica annuale messa a punto dal Censis insieme al quotidiano la Repubblica premia l'Università di Bologna con quattro primi posti tra le facoltà, più un terzo posto per Farmacia, e posiziona l'Alma Mater seconda tra i "mega atenei" italiani (quelli con più di 40mila studenti iscritti), dopo Padova e subito prima di Torino.

Non solo: il lavoro di ricerca di Censis e Repubblica arriva oggi al decimo anno. Così, per l'occasione, sono state elaborate graduatorie pluriennali, e anche in questo caso l'Università di Bologna è ben presente. In base ai dati raccolti negli ultimi sei anni (i primi quattro, precedenti alla riforma universitaria, non sono confrontabili con i successivi), l'Alma Mater è sempre stabile al secondo posto tra i "mega atenei", cambia solo l'ordine dei vicini: a precedere l'ateneo bolognese c'è Torino, mentre è Padova a posizionarsi al primo posto. Nella classifica per facoltà, invece, Bologna è saldamente prima per quanto riguarda Scienze statistiche, al terzo posto con Medicina veterinaria e compare in seconda posizione con Giurisprudenza. Va precisato che non compaiono in questa versione pluriennale della classifica le facoltà che nei sei anni presi in considerazione non hanno avuto una valutazione continua.

Ma torniamo al 2009. "Un corpo docente giovane, la campagna di diffusione della conoscenza statistica, l'internazionalizzazione e la possibilità di essere seguiti lungo tutto l'iter di studi". Queste per la preside Angela Montanari le motivazioni della posizione di eccellenza raggiunta dalla facoltà di Scienze statistiche. Gli fa eco Giliberto Capano, preside della facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli": "I nostri punti di forza sono un ottimo corpo docente, un'efficiente organizzazione della didattica a misura degli studenti e una buona logistica, che hanno attirato anche matricole provenienti da altre regioni". Didattica e offerta formativa al centro dell'eccellenza anche per il preside di Psicologia Fiorella Giusberti, che aggiunge: "Da non sottovalutare i laboratori per la sperimentazione della psicologia in diversi ambiti e l'ottimo livello di organizzazione del personale non docente". Per Medicina veterinaria, poi, fondamentali sono gli obiettivi dell'Eaeve (European association of establishments for veterinary education). "Si tratta - spiega il preside Santino Prosperi - di parametri di qualità didattica che consentono, tra l'altro, in una formazione applicativa e nella creazione di nuove strutture come un ospedale per gli animali e una macelleria". Standard che la facoltà di Veterinaria è riuscita per la seconda volta a conseguire, arrivando così a posizionarsi in cima alla graduatoria del Censis.

La classifica Censis-Repubblica tiene conto di quattro criteri di valutazione: produttività, didattica, ricerca e rapporti internazionali. Parole che significano cose diverse quando si valutano le singole facoltà o quando sono presi in considerazione interi atenei. Nel primo caso, sotto la lente sono elementi come gli studenti fuori corso, il numero e l'età dei professori di ruolo, i finanziamenti ottenuti e il numero di studenti che intraprendono viaggi studio all'estero. Per la valutazione degli atenei sono invece passate al vaglio le strutture, le borse di studio disponibili, i servizi offerti (mense, alloggi) e lo sviluppo e l'efficienza del web.