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Studi sul fantastico

Studi sul fantastico

Autore: Vittorio Roda

Editore: Clueb

Prezzo: 18 euro

Una serie di interventi sul tema del fantastico uniti da una doppia direttrice: il tema del doppio e quello della corporalità. Strade che portano a quella scomposizione dell'unità del soggetto che è una delle svolte fondamentali della modernità

Docente di Letteratura italiana alla facoltà di Lettere dell'Alma Mater, Vittorio Roda ha affrontato il tema del fantastico in numerosi scritti a partire dagli anni Novanta. Ai tre volumi finora pubblicati ("I fantasti della ragione", "Letteratura fra due secoli", "Il tema del doppio nella letteratura moderna") si aggiunge ora questo "Studi sul fantastico", libro che raccoglie una serie di nuovi interventi, alcuni inediti, altri comparsi negli atti di diversi convegni.

Una raccolta di scritti diversi che presenta però una sua unità. "Convivono nel volume - scrive Roda nella Premessa - due direttrici di fondo: la corporalità nel fantastico e il tema del doppio, tanto antico quanto genialmente rinnovato nel fantastico otto-novecentesco". Da un lato c'è la mancanza di unità che caratterizza il personaggio del fantastico, aprendo alla duplicità e quindi al tema del doppio. Dall'altro lato il corpo del personaggio, "assoggettato a pratiche destrutturanti, che lo calano o possono calarlo nella dimensione del centrifugo, dello scisso, del frammentato, con organi ed arti che si candidano a una inedita autonomia".

Il fantastico guida insomma a quella scomposizione dell'unità del soggetto che è una delle svolte fondamentali della modernità. "Sono, quelli che emergono dalle pagine del fantastico - scrive ancora Vittorio Roda -, i lineamenti di una neo-antropologia che si lascia alle spalle antiche certezze, assiomatiche quanto datate verità, quelle che misurano l'uomo col metro dell''uno' e del 'totale'". Una nuova visione dell'uomo e del suo tempo, insomma, che apre la strada all'"Uno, nessuno e centomila" di Pirandello, a Proust e il suo "esercito composito", fino ad arrivare al Musil dell''"Uomo senza qualità".