Dalla Cina a Bologna tra energia ed istruzione

Le relazioni internazionali tra l'Alma Mater e la Cina sono numerose e particolarmente attive. Lo dimostrano, insieme alle centinaia di studenti cinesi a Bologna, anche le tante delegazioni che periodicamente salgono le scale che portano in Rettorato. La scorso giovedì 17 febbraio sono state ben due: una dalla China Petroleum University e una dallo dallo Shanghai Education Commission-International Office.

La China Petroleum University è una delle più importanti università della Cina nell’ambito delle fonti energetiche, del petrolio e di altre discipline tecnico-scientifiche e del management. Ad accogliere i colleghi cinesi in visita a Bologna, guidati dal presidente della China Petroleum University Zhang Laibin, c'erano la delegata del Rettore per le Relazioni internazionali Carla Salvaterra e un gruppo di docenti di Ingegneria (Francesco Santarelli, Valerio Cozzani, Ezio Mesini, Fabio Fava, Domiziano Mostacci, Carlo Alberto Nucci).

La prof.ssa Salvaterra ha avuto modo di presentare l'Ateneo bolognese e le sue politiche internazionali, mentre i docenti hanno fatto un quadro della Facoltà di Ingegneria con le sue attività didattico-formative e i vari progetti e interessi scientifici di ricerca negli ambiti del petrolio e delle fonti energetiche in generale.

L'incontro è stato occasione per discutere di possibili collaborazioni per scambio di studenti, scambio di docenti e ricercatori, progetti comuni di ricerca e, soprattutto, scambi a livello di dottorato.

Per lo Shanghai Education Commission-International Office sono arrivati invece i funzionari Zhang Minxuan e Jing Lu. Ad accoglierli c'era il prof. Roberto Grandi, presidente del Collegio di Cina. La delegazione ha fatto visita al Museo dello Studente e al Museo di Palazzo Poggi, e si è fermata poi per una presentazione dell'Università di Bologna, del sistema dei crediti formativi e del Bologna Process.