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Una biblioteca online per Bologna

Si chiama Genus Bononiae Network il progetto che punta a digitalizzare e rendere disponibile in rete il vasto patrimonio librario bolognese. Lo realizza la Fondazione Carisbo con il centro di ricerca TE.M.P.L.A. dell'Alma Mater. Usando lo scanner-sfogliatore automatico di Google
Una biblioteca online per Bologna

Un piccolo player da scaricare gratuitamente e installare sul proprio PC ed ecco una finestra sulla vastità del patrimonio storico e artistico di Bologna. Il progetto, portato avanti dalla Fondazione Carisbo, si chiama Genus Bononiae Network e punta a creare una biblioteca virtuale dedicata alla storia e all'eccellenza bolognese. Sono trecento i volumi già online e il loro numero è destinato a crescere rapidamente. Il sistema di digitalizzazione, predisposto alla Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, utilizza infatti la tecnologia Kirtas APT 2400, già acquisita in passato dal centro di ricerca TE.M.P.L.A. (Centro di Ricerca per le Tecnologie Multimediali Applicate all'Archeologia) dell'Università di Bologna.

Kirtas APT 2400 è lo stesso scanner-sfogliatore automatico che utilizza Google per il suo servizio Google libri: una macchina capace di scansionare fino a 2400 pagine all'ora per qualcosa come 15000 volumi all'anno. A questo strumento (in Italia ne esistono solo tre esemplari, due a Bologna) si aggiunge il software ideato e realizzato da centro TE.M.P.L.A. che permette la visualizzazione online delle pagine con una definizione a milioni di colori senza alterare la velocità di consultazione.

Il lavoro del Centro di ricerca dell'Alma Mater parte da lontano. Nato al Dipartimento di Archeologia nel 2001, dal 2005 il TE.M.P.L.A. è promotore della rete Nadir (Network Archeologico di Ricerca) e dal 2007 anche del proggetto Unibook.it, con l'obiettivo di creare all'Alma Mater un centro permanente per digitalizzazione rapida ed automatica delle fonti bibliografiche.

Poi l'incontro con la Fondazione Carisbo e la nascita di Genus Bononiae Network. Presto sarà consultabile liberamente in rete tutta la storia di Bologna raccontata sui libri. Libri rari e prezioni, d'arte, di architettura, letteratura, ma anche scienza e medicina, di fotografia, di musica. Già indicizzati testi di Carducci, Pascoli, Aldrovandi, Malpighi e anche il fondamentale "Liber Paradisus". Molti altri arriveranno entro il 2012: da Giotto a Pier Crescenzi, da Pitagora a San Francesco, dai testi custoditi al Museo della Musica a una selezione di opere della Biblioteca di San Michele in Bosco. Ed è prevista anche la digitalizzazione di tesi di laurea o di dottorato meritevoli su arte, storia, musica, filosofia e le scienze sociali in genere.